Ai mondiali russi la nazionale italiana va vicina a due medaglie nei tuffi ma entrambe le coppie pagano qualche errore di troppo. Nel sincro 3 metri donne Cagnotto-Dallapé chiudono quinte a meno di due punti dal bronzo e mancano il pass per Rio, nel sincro misto dalla piattaforma Batki-Verzotto chiudono sesti dopo essere stati secondi prima dell’ultimo tuffo.
Qualche ora prima della delusione per Tania Cagnotto e Francesca Dallapé l’Italia aveva accarezzato il sogno di una altra medaglia, questa più inaspettata alla vigilia ma comunque sperata fino all’ultimo. Un una disciplina nuova, il sincro misto dai 10 metri, poco testata in precedenza e per questo apertissima ad ogni risultato, non si conoscevano i potenziali favoriti per una medaglia, ad esclusione dei soliti cinesi, poi primi con un distacco incolmabile sulle altre coppie. Per l’Italia erano in gara Noemi Batki e Maicol Verzotto, partiti in sordina ma capaci di essere addirittura secondi prima dell’ultimo tuffo. In generale la gara non è tecnicamente spettacolare, tanti sono gli errori, ma è sicuramente serrata e appassionante tanto che prima dell’ultimo tuffo ben quattro squadre (Canada, Australia, Russia e Italia appunto) si giocano due medaglie e sono riunite in nemmeno 2 punti. Anche l’ultimo turno segue la falsariga della gara, le medaglie vanno al collo di che sbaglia meno e l’Italia si chiama subito fuori sbagliando l’avvitamento indietro. Oro alla Cina con Yajie-Xiaohu, argento ai canadesi Benfeito-Riendeau e bronzo agli australiani Wu-Bedggood
I tuffi tornano già oggi con le qualificazione e la finale della piattaforma sincro 10 metri uomini, con in gara il duo italiano Verzotto-Dell’Uomo, e le qualificazioni del trampolino da un metro donne con Tania Cagnotto, che difende l’argento di due anni fa, e Elena Bertocchi.
Prime medaglie assegnate anche nuoto sincronizzato con il singolo tecnico vinto dalla fenomenale russa Svetlana Romashina davanti alla spagnola Ona Carbonell e alla cinese Wenyan Sun. Buono settimo posto per l’azzurra Linda Cerruti.
di Lorenzo Vailati
26 luglio 2015