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Vincolo sportivo addio. Sarà realtà da luglio 2023 anche nel dilettantismo

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Foto di Deva Darshan

31 luglio 2023: questa la data che dovrebbe segnare la svolta in materia di vincolo sportivo, con la sua abolizione anche nel settore dilettantistico. Di questo tema si è parlato molto negli ultimi anni, soprattutto in alcune categorie sportive, come la pallavolo, che in più momenti hanno sollevato la questione.

I fatti

Il tema è salito agli onori della cronaca quando si è cominciato a parlare della Riforma dello Sport con l’ex Ministro Vincenzo Spadafora che nell’estate di due anni fa aveva annunciato l’abolizione del vincolo sportivo. La riforma dello sport dovrebbe entrare in vigore il prossimo gennaio 2023: tra le varie novità, oltre alla questione legata al vincolo sportivo, anche il riconoscimento di nuove tutele previdenziali e assicurative per lavoratori sportivi che daranno assistenza riguardo maternità, infortuni e malattie.  

Lo scorso 2 novembre, nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto legislativo 163 del 5 ottobre in cui è stato comunicato che la norma relativa all’abolizione del vincolo sportivo entrerà in vigore dal 31 luglio 2023. Cosa cambia per sportive e sportivi dilettanti? In passato un giovane che veniva tesserato in una società aveva l’obbligo di giocare nell’interesse di quella società per un anno, ma, nel caso avesse compiuto 14 anni la stessa società avrebbe detenuto il  tabellino fino ai 24 anni. Questo significava che se l’atleta avesse voluto cambiare squadra avrebbe dovuto avere il benestare del club sportivo. Questa nuova norma sancisce che il tesseramento non avrà più rinnovo automatico ma dovrà essere volontariamente confermato annualmente. In questo modo per gli atleti sarà più facile giocare presso altre società.

Pareri

In merito all’argomento ci sono diverse posizioni. Se da un lato le società sono spaventate dall’idea  di poter perdere i propri giovani talenti, sui quali hanno investito tempo, fondi ed energie,  che con l’abolizione del vincolo sportivo a fine stagione sarebbero più liberi di cambiare squadra, dall’altro gli atleti e le loro associazioni hanno espresso tutta la propria soddisfazione per questa decisione. Ad esempio questo è quanto ha comunicato l’Associazione Italiana Pallavolisti: “Questa è un’altra notizia epocale per tutto il movimento sportivo, che finalmente vede un riequilibrio di diritti e doveri citati dalla nostra Costituzione Italiana e che proprio poche settimane fa ha visto intervenire nuovamente l’Antitrust. Saranno previsti nuovi premi di formazione per riconoscere il lavoro delle società, tutelando però quei diritti e doveri basilari di atleti e atlete di qualsiasi età, dalla base al vertice“. La preoccupazione delle società dilettantistiche potrebbe essere parzialmente contenuta dalla decisione di assegnare un premio di formazione tecnica nel momento in cui un atleta si accinge a firmare il primo contratto di lavoro sportivo.  

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