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CSRD: la normativa che cambia la sostenibilità per le imprese

La Direttiva sulla Rendicontazione Societaria in materia di Sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) rappresenta un pilastro fondamentale del Green Deal europeo, segnando un passo decisivo verso l’integrazione della sostenibilità nei modelli di business aziendali. L’adozione della CSRD segna un cambiamento significativo nel panorama della rendicontazione aziendale, espandendo in modo considerevole l’ambito di applicazione rispetto alla precedente Direttiva sulla Rendicontazione Non Finanziaria (NFRD).

Espansione dell’Informativa di Sostenibilità

Con l’introduzione della CSRD, si prevede un incremento sostanziale delle aziende tenute a fornire informativa sulla sostenibilità, passando dalle 11.700 società attualmente soggette alla NFRD a circa 49.000 entità in tutta l’UE, di cui 4.000 in Italia. Questo ampliamento non coinvolge solo le grandi imprese, ma si estende anche alle PMI quotate, le quali dovranno adeguarsi a partire dal 2026, segnando un netto allargamento dei criteri di inclusione.

Doppia Materialità: Un Nuovo Paradigma

Il concetto di doppia materialità introdotto dalla CSRD richiede alle imprese di valutare e comunicare l’impatto delle proprie attività non solo sull’ambiente e sulla società (approccio inside-out), ma anche di considerare come le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) influenzino la performance aziendale e la stabilità finanziaria (approccio outside-in). Questo approccio di doppia materialità obbliga le aziende a una riflessione più profonda sulla sostenibilità, promuovendo una visione integrata che tiene conto degli effetti reciproci tra l’impresa e il suo contesto operativo.

Sfide e Opportunità per le PMI

Le PMI quotate, chiamate a conformarsi alla CSRD dal 2026, si trovano di fronte a sfide notevoli, ma anche a significative opportunità. L’obbligo di rendicontazione non finanziaria può sembrare un onere, ma offre anche l’occasione per rivedere i modelli di business alla luce della sostenibilità, migliorando al contempo la trasparenza e la reputazione aziendale. Inoltre, le PMI, anche quelle non quotate, saranno progressivamente coinvolte nel processo di rendicontazione, sia direttamente che come parte della catena di fornitura di grandi imprese, evidenziando l’importanza di pratiche sostenibili in tutta la catena del valore.

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