Dopo anni passati a cercare equilibrio tra tradizione e modernità, tra economie di scala e pressioni del mercato, Kraft Heinz ha annunciato una decisione che segna un punto di svolta nella sua storia: entro il 2026, l’azienda si dividerà in due società indipendenti, ognuna con una propria identità strategica. È un cambio di rotta importante, che fa riflettere sul futuro dell’industria alimentare globale e sul senso stesso delle grandi fusioni aziendali. Da una parte ci sarà Global Taste Elevation Co., la nuova casa dei marchi “iconici” e internazionali come Heinz, Philadelphia e Kraft Mac & Cheese.
Prodotti conosciuti in tutto il mondo, che puntano a un consumo più consapevole, spesso “premium” e con un certo peso culturale. Dall’altra parte nascerà North American Grocery Co., più radicata nel mercato nordamericano e orientata ai generi alimentari quotidiani: affettati, formaggi, snack e soluzioni rapide per la tavola. Questa divisione non è solo una questione tecnica. È un segnale forte: il modello di “tutto sotto un tetto” non funziona più come prima. Le sinergie promesse dalla fusione tra Kraft e Heinz nel 2015 si sono rivelate difficili da sostenere in un contesto in continua evoluzione.
Le abitudini dei consumatori sono cambiate, la concorrenza è più agguerrita, e l’inflazione ha reso ogni margine più sottile. Da un punto di vista economico, la separazione mira a rendere ogni ramo dell’attività più focalizzato ed efficiente. Global Taste Elevation potrà spingere sull’innovazione, sull’espansione nei mercati emergenti e sul valore del brand. North American Grocery, invece, potrà concentrarsi sulle esigenze del consumatore medio, su prezzi accessibili e su una logistica più snella. Ma c’è anche un messaggio più profondo: essere grandi non basta più. Serve essere agili, credibili e capaci di parlare a pubblici diversi con linguaggi diversi. E per farlo, serve anche il coraggio di rompere con il passato, anche se quel passato ha portato – almeno inizialmente – solidi profitti e ottimismo. Kraft Heinz non è la prima azienda a prendere questa strada, e probabilmente non sarà l’ultima. In un mondo dove il cambiamento è la sola costante, le imprese devono sapersi reinventare per non restare prigioniere delle proprie dimensioni. La scissione, insomma, non è necessariamente una sconfitta. Potrebbe essere, anzi, una forma di rinascita.
Kraft Heinz si divide in due: una scelta di sopravvivenza o di visione?
