A cento anni dalla prima pubblicazione, il romanzo newyorkese “Il grande Gatsby” continua a riscuotere un notevole successo. Considerato il romanzo che più di tutti incarna l’essenza e il carattere degli Stati Uniti, è l’american dream in versione letteraria. Un inno all’amore impossibile, al desiderio, ai limiti della fama e della ricchezza, ai vizi e alle virtù dell’America.
Il grande Gatsby non è solo un romanzo. E’ un vero e proprio manifesto degli anni ruggenti. Un ritratto sincero di una società alle prese con il progresso, l’innovazione tecnologica e il boom economico che nascondono un materialismo sfrenato e una costante ricerca del lusso. Tra le pagine del suo libro Fitzgerald dipinge una realtà fatta di feste, piume e lustrini dietro alla quale però scorgere tutti i vizi della società. Al centro della storia il “sogno americano”, la speranza che attraverso il duro lavoro, il coraggio, la determinazione sia possibile raggiungere la prosperità economica. Con una critica acuta e sottile l’autore newyorkese riesce a cogliere cosa veramente si cela dietro quel sogno: compromessi, corruzione morale e solitudine. Fitzgerald, con il suo stile elegante e tagliente, ci offre non solo una critica lucida della ricerca del lusso e della fama, ma anche della solitudine che essa comporta.
Un capolavoro inizialmente incompreso
La pubblicazione del romanzo risale ad esattamente 100 anni fa. Il 10 aprile del 1925 l’editore newyorkese Scribner, presentava per la prima volta al pubblico “Il grande Gatsby”. Il suo successo non fu immediato. L’America di quegli anni cercava storie più leggibili e superficiali, in grado di celebrare il successo senza troppi interrogativi. Il romanzo di Fitzgerald, al contrario, era un’opera profondamente critica e riflessiva, e una società distratta e dissipatrice come l’America di quegli anni, non era pronta ad apprezzarla.
Finalmente il successo
Un improvviso cambio di rotta arriva intorno agli anni ’40. Dopo la morte dell’autore infatti in molti riprendono in mano le sue opere e, dotati di una nuova sensibilità, iniziano ad apprezzare il significato delle pagine di Fitzgerald. La grande depressione aveva infatti ormai mutato il volto del paese e un’America sull’orlo della guerra riscoprì il vero valore delle pagine di Fitzgerald. Solo dopo la guerra autori, critici e lettori iniziarono così a comprendere la profondità del romanzo e la sua capacità di esplorare temi universali come la solitudine, la corruzione morale, e l’irraggiungibilità del sogno americano.
Un capolavoro senza tempo
A distanza di 100 anni “il grande Gatsby” continua ad essere uno dei capolavori letterari più conosciuti e apprezzati di sempre. La sua capacità di esplorare le contraddizioni dell’epoca lo rendono un’opera senza tempo. Non solo ha influenzato la letteratura, ma è anche entrato a far parte della cultura popolare, ispirando adattamenti cinematografici, opere teatrali e riferimenti in innumerevoli altri media. La figura di Jay Gatsby, con il suo sogno irraggiungibile e la sua tragica solitudine, continua a parlare a generazioni di lettori, rimanendo una riflessione eterna sul desiderio di riscatto e la disillusione di una società che, pur evolvendosi, conserva i vizi e le speranze che Fitzgerald aveva saputo descrivere così acutamente.