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Attentato a Miguel Uribe Turbay

Miguel Uribe Tubay

La notizia dell’attentato contro il senatore colombiano Miguel Uribe Turbay ha scosso profondamente l’opinione pubblica internazionale e ha generato immediate reazioni da parte della comunità diplomatica. Tra le prime istituzioni a esprimersi, l’Ambasciata della Colombia presso la Repubblica Italiana ha diffuso un comunicato ufficiale in cui condanna “con fermezza e senza ambiguità” il vile atto di violenza accaduto sabato scorso a Bogotá.

Uribe Turbay, esponente del partito Centro Democrático e precandidato alla presidenza per le elezioni del 2026, è stato colpito da diversi colpi d’arma da fuoco durante un evento pubblico nel quartiere Fontibón della capitale colombiana. Due proiettili lo hanno raggiunto alla testa, uno alla coscia. Immediatamente soccorso, è stato trasportato prima all’ospedale Engativá e poi alla prestigiosa Fundación Santa Fe, dove ha subito un intervento neurochirurgico e vascolare. La moglie, María Claudia Daza, ha dichiarato che l’operazione è riuscita, ma le condizioni restano critiche.

Nel comunicato diffuso dall’ambasciata colombiana a Roma, con giurisdizione anche su Albania, Cipro, Grecia, Kosovo, Malta e San Marino, si legge: “Questo vile atto violento rappresenta una grave offesa contro la vita, la democrazia e le istituzioni del nostro paese. Atentare contro un leader politico è attentare contro il rispetto della differenza, il libero esercizio della politica e i valori fondamentali di una società pluralista e pacifica”.

Le autorità colombiane hanno arrestato sul posto un adolescente tra i 14 e i 15 anni, armato di pistola Glock 9 mm. Il giovane è rimasto ferito a una gamba durante l’intervento delle forze di sicurezza e attualmente è sotto custodia. Il presidente Gustavo Petro ha dichiarato che il governo cercherà “non solo l’esecutore materiale, ma anche gli eventuali mandanti”, sospettando che dietro l’attentato vi possano essere gruppi con interessi destabilizzanti.

Nel frattempo, la scena politica colombiana è in fermento. Il sindaco di Bogotá, Carlos Fernando Galán, ha espresso profonda preoccupazione per la sicurezza dei candidati politici, evocando la memoria dolorosa dell’assassinio di suo padre, Luis Carlos Galán, nel 1989. In tutto il paese si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà verso Uribe Turbay, con veglie, preghiere pubbliche e appelli alla coesione nazionale.

A livello internazionale, l’attacco è stato condannato da numerosi governi, tra cui Stati Uniti, Canada, Cile, Spagna e Unione Europea. Il Segretario di Stato USA ha parlato di “un attacco che mina il cuore della democrazia” e ha sollecitato una risposta forte contro ogni forma di violenza politica.

“Facciamo appello alla comunità internazionale affinché rifiuti con decisione ogni forma di odio che metta a rischio la vita dei cittadini colombiani e l’ordine democratico”, conclude il comunicato dell’ambasciata a Roma. “La violenza non ha spazio in una nazione che costruisce la pace”.

L’attentato a Miguel Uribe Turbay rappresenta non solo un attacco a una figura politica di rilievo, ma anche un pericoloso segnale di tensione nel delicato equilibrio democratico colombiano. A meno di un anno dalle elezioni presidenziali, la sicurezza dei candidati torna al centro del dibattito nazionale e internazionale. Il Paese, oggi, si stringe attorno a una delle sue figure più rappresentative, in attesa di verità, giustizia e speranza.

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