Ricordiamo che l’indennità di accompagnamento (500 euro mensili circa) spetta alle persone ritenute totalmente invalide dall’Asl, e che, secondo legge, non siano ricoverate presso strutture riabilitative a carica del Servizio Sanitario Nazionale, poiché in quel caso invece di pagare l’accompagno viene pagata la retta alla struttura che ospita il malato. La frode consisteva quindi nel percepire il doppio di quanto spettava. Un danno allo stato decisamente notevole.
di Enrico Ferdinandi
20 novembre 2011