“Io non sono un talebano – racconta Di Battista al cronista dell’agenzia ‘Dire’ – oddio, ognuno c’ha i suoi problemi. E anche noi c’abbiamo il nostro. A noi ci possono dire che siamo ingenui. E cazzate comunicative ne facciamo, come no. Ma non siamo come queste merde. Io non ce la faccio più a restare. Non vedo l’ora di andare davanti a una telecamera e fare un video in cui dico: ‘eccomi qua, in questi anni ho fatto tutte queste cose, ho fatto risparmiare allo stato 300mila euro. Ora però, me ne vado'”.
E ancora: “Voglio tornare a fare il giornalista, il reporter, voglio stare tra la gente”, il deputato M5s mal sopporta l’ipocrisia di molte scelte fatte in Parlamento dai politici degli altri partiti: “questi vanno in televisione, fingono di avere a cuore i problemi delle persone. Poi vengono qui e non fanno altro che parlare dei cazzi loro. Li ho sempre sentiti occuparsi solo di affari, correnti e correntine, posti. Di quelli che stanno fuori dal palazzo, non gliene può fregare di meno. Ieri Pinotti – spiega Di Battista – ci è venuta a dire che manda i tornado contro l’Isis. Una cosa che ci costa 1 milione di euro al giorno. Ma a lei – si chiede retoricamente- che gli frega? io giro le periferie romane, vado in motorino a San Basilio, a Tor Sapienza. Fuori di qui si parla dei problemi reali, ‘ste merde parlano solo dei cazzi loro. Non sanno manco dove stanno i problemi. Prendi i deputati del Pd, votano le peggiori schifezze. Vengono qui e votano le trivelle in Basilicata. Poi però non ci devono tornare sul territorio. Ma tanto loro c’hanno la casa al centro di Roma… A me, invece, mi possono anche dire che ho fatto cazzate, per carità. Ma sui voti no: in centinaia di voti, non mi pento nemmeno di un voto”.
La colpa di questa situazione – secondo Di Battista – è anche delle persone: “Dovrebbero informarsi di più, entrare qui dentro a controllare. E invece finiscono vittime di un sistema che si regge sui mass media, sulle televisioni, sui giornali, che non dicono niente, perchè prendono i soldi dal potere. Ora puntano su Renzi, tanto Berlusconi è finito, ha svenduto il partito per i suoi interessi personali. E pompano Salvini, anche perché è chiaro che toglie voti anche a noi, e a loro dà fastidio un partito come il nostro. E poi Salvini recupera un po’ dall’astensione e anche questo gli fa comodo. Insomma vanno avanti così e non cambia niente. C’è uno di scelta civica, Rabino, che quando mi vede incazzato mi dice: ‘ma che ti frega? facciamoci uno spritz’. Ecco questa è la Repubblica dello spritz”.
Davide Lazzini
22 novembre 2014