Delrio ha proseguito analizzando le tipologie d’intervento che sono in preventivo: “Molti di questi piani sono già in avanzato stadio di definizione: la Commissione e il Dipartimento per le politiche di sviluppo faranno il punto su questo esercizio con tutte le Regioni e i Ministeri a metà settembre. È stata data puntuale risposta alle richieste riguardanti la precisazione di alcune tipologie d’intervento, ad esempio nel campo degli aiuti alle imprese, chiarendo l’esigenza di adottare – fra gli altri – strumenti che possano consentire di ampliare la platea delle imprese innovatrici, raggiungendo anche quelle di piccola dimensione”.
“Siglato l’accordo, il primo step di verifica sarà il 31 dicembre 2017. C’è quindi l’opportunità di utilizzare questa programmazione e l’intesa con la Commissione europea per sostenere la realizzazione dei programmi, superando ‘incrostazioni’ che si sono stratificate da anni nel Paese”.
In una dichiarazione rilasciata durante la conferenza stampa svoltasi durante la visita al cantiere di Expo 2015 a Milano, il primo ministro Renzi ha risposto alle preoccupazioni inerenti l’incapacità dell’Italia – a detta di Eurispes – di spendere i fondi comunitari: “Voi adesso vi siete accorti che c’è un problema di fondi strutturali, io ci ho fatto due primarie. Stiamo affrontando le difficoltà che derivano dalla gestione passata”. E aggiunge: “I fondi europei l’Italia negli ultimi decenni li ha spesi peggio di come avrebbe potuto. Il nostro governo cercherà di cambiare il modello. L’Italia intende spendere i fondi strutturali dell’Unione in opere di interesse nazionale e nella scuola, invece che in ‘eventi una tantum’ come si è fatto finora”.
Davide Lazzini
13 agosto 2014