Nunzia de Girolamo “mi ha chiamato per avvertirmi. Le ho detto che non condividevo le sue dimissioni e ho provato, invano, a trattenerla. Ma ha la testa dura, ha insistito ad andare avanti” –ha dichiarato il vicepremier Angelino Alfano. “’Nunzia in Parlamento si è difesa bene, ha usato parole chiare. Io le ero seduto accanto e lo rifarei”, continua. Il rapporto tra De Girolamo ed Enrico Letta, prosegue, “è sempre stato molto solido e amichevole. Evidentemente si aspettava un’attestazione più calorosa da parte del premier”.
Le motivazioni delle dimissioni infatti si troverebbero –secondo quanto dichiarato dalla stessa De Girolamo- nel mancato appoggio dei membri del governo nella vicenda che l’ha vista coinvolta per gli appalti truccati nella Asl di Benevento. “Non mi sono sentita difesa”- ha motivato.
In merito alla scelta della De Girolamo dal Pd giungono le dichiarazioni del portavoce di partito: “Prendiamo atto” –afferma Lorenzo Guerini– “delle dimissioni del ministro De Girolamo, a seguito delle vicende su cui il Pd l’aveva incalzata in Aula. Ora più che mai il Pd è impegnato a portare a casa un percorso di riforme, legge elettorale, Titolo V, Senato gratis per il Paese e i suoi cittadini”.
Emma Bonino invece si dice “sorpresa”, “non ne avevo avuto sentore. Rispondendo poi ad una domanda su un possibile rimpasto, ha aggiunto: “di rimpasto, anche da lontano e occupandomi di altro, ne ho letto sui giornali negli ultimi giorni”.
di Luigi Carnevale
27 gennaio 2014