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Perdenti sul palco, vincitori negli ascolti: i “flop” di Sanremo spopolati dopo il festival

Sul palco di Sanremo sono saliti anche i grandi della musica italiana, o meglio quelli che oggi sono considerati tali, ma che all’epoca la loro esibizione non aveva ottenuto la stessa considerazione dell’audience successiva. Una nota stonata, una voce più stridula per l’emozione o semplicemente performance non eccellenti che sono state scartate e che, in teoria, sarebbero dovute cadere nel dimenticatoio, ma non sempre un giudizio può essere coerente con il destino. 

In passato…

1966, Adriano Celentano si presenta al festival con Il ragazzo della via Gluck, che vedrà una bocciatura da parte della giuria. Un evento che viene ricordato non soltanto per lo scandalo in sé, ma soprattutto per le proteste che si andarono a delineare in seguito per cui fu addirittura necessario l’intervento della polizia. Un brano che salirà nelle classifiche in pochissimo tempo, raggiungendo il maggior numero di vendite dei 45 giri: un successo non riconosciuto e un rifiuto non accettato dal pubblico

Nel 1983 salì sul palco di Sanremo Vasco Rossi con Vita spericolata. Un ultimo posto che non era una novità per il Blasco, considerando il flop dell’anno precedente con Vado al Massimo. Dopo quarant’anni e il successo ottenuto, sui social ha spiegato la sua doppia presenza al festival per due anni di fila. Nel 1983 non vi era la volontà di tornare sul palco, ma le richieste da parte di Ravera, patron del festival, erano insistenti. Poco dopo aveva visto la luce il testo di Vita spericolata, e quale poteva essere se non questo il modo migliore per sfruttare una giuria “benpensante” che non era riuscita a scovare un talento. Ultima volta di Vasco sul palco di Sanremo, che in realtà è stato solo il suo trampolino di lancio, quella storia ingiusta che l’ha condotto al successo.

7 febbraio 1985 Zucchero intona per la prima volta il singolo Donne, che lo condurrà ad un misero 35esimo posto. Davanti a lui New Trolls con Faccia di cane e dietro di lui Garbo con Cose veloci.  Donne ad oggi considerata come una canzone vicina alla perfezione, ma che non venne cantata ai concerti, “non me la sento”, affermava Zucchero, come fosse stato segnato dal giudizio di poche personalità. 

Fine anni ‘90, precisamente nel 1994 quando Califano venne accusato di aver scambiato Napoli con Venezia. Sono state definite come parole confuse che non hanno condotto ad un esito positivo, ma ad una triste ultima posizione. 

Benvenuti nel XXI secolo 

Inaugurato l’anno 2000 con la terza presenza di Umberto Tozzi al festival di Sanremo. Una partecipazione volta solo alla promozione del nuovo disco, dato che non vi era più fiducia nell’operato del festival. Un’esibizione sulle note di Un’altra vita, che non ha avuto alcun tipo di seguito o riconoscimento garantendogli l’ultima posizione. Umberto Tozzi, ad oggi affermato nella musica italiana, ma come all’epoca, basti pensare al successo di Ti amo del 1977. 

2003 entrano i Negrita con Tonight, il secondo inedito di Ehi, Negrita!, ovvero il primo “best of” del gruppo rock, ma che li ha condotti ad una terzultima posizione… un diciottesimo posto, che vedeva davanti a sé esibizioni come quella di Bobby Solo e Little Tony con Non si cresce mai. 

Più scandalo, però, nel 2005 con Mentre tutto scorre dei Negramaro. Un brano che portò il gruppo ad essere eliminato già alla terza serata, dove nessuna fiducia era stata affidata alle note di questa canzone da parte della giuria. Il successo per il gruppo salentino giunse in seguito, quando il singolo raggiunse la nona posizione dei Top Singoli, ottenendo il disco di platino e 50.000 copie vendute. Una fama incentivata dall’utilizzo del testo all’interno del film “La febbre”, ricevendo poi il Nastro d’Argento per la miglior canzone nel 2006.

Nel 2011 sono due i “non classificati” che detenevano già un gran successo all’interno dell’Italia, ma che sul palco della kermesse non sono riusciti ad affermarsi neanche tra le ultime posizioni. Sono state le esibizioni di Patty Pravo con Il vento e le rose e Max Pezzali con Il mio secondo tempo 

Sui palchi anche le liti hanno una rilevanza. Nel 2020 l’esibizione di Bugo e Morgan con il brano Sincero condusse i due alla squalifica. Una scelta non dovuta alla qualità del testo o alla capacità dei cantanti, ma più che altro vi è stato l’abbandono del palco da parte di Bugo, dato che Morgan non ricordandosi le parole del testo, lo stravolge. 

https://youtu.be/P6T3xM4_u6I?si=G_-xdK6w4TX8GwwU

Fino a giungere al 2022 dove l’ultimo posto viene occupato dalla performance di Tananai con Sesso occasionale. Una fama giunta poco dopo, aggiungendo ascolti al brano presentato al festival e incrementato dal singolo Tango 

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