La scrittura per me è un’amica, da sempre, da quando ero piccola, è stata sempre un po’ il mio rifugio ed è rimasta, è un modo per comprendere la realtà, per cercare di analizzatala, decifrarla, affrontarla soprattutto quando la realtà sembra incomprensibile e irremovibile. Scrivere per capire io chi sono, che senso ha la vita, e soprattutto che senso ha quello che ci succede. Quindi la scrittura è un percorso di conoscenza per me, per cercare di tirare fuori le nostre paure, magari esorcizzarle ma anche tante cose dalle risorse più profonde, i valori, tutto ciò che ci permette di conoscerci.
Quanto ti ha aiutato la scrittura?
Mi ha aiutato molto, per me è come una catarsi. Il mio dolore attraverso la scrittura ha subito una purificazione, la scrittura ha trasformato il mio dolore in energia positiva, certi sentimenti che potrebbero deturparti, tipo il rancore, la rabbia, la delusione, la paura, se lasciati andare potrebbero distruggerti se invece filtrati attraverso la scrittura possono apparire meno invasivi e addirittura trasformarsi in qualcosa di positivo.
Come è nato il titolo?
Questo titolo è venuto fuori dalla revisione del testo, perché il titolo iniziale era “Adesso io”, in quanto era un momento particolare della mia vita, in cui attraverso la scrittura volevo mettere ordine nella mia vita. Poi invece è venuto fuori, consigliato dalla prima persona che ha letto la bozza “a piedi nudi sulla sabbia”, e mi piaciuto tantissimo, perché rispecchiava un po’ lo spirito del libro, quello di ritornare al piacere delle piccole cose.
Quali libri preferisci leggere e in quali ti rivedi?
Libri preferiti ce ne sono diversi, in certi momenti mi rivedo un po’ ne “I dolori del giovani Werther”, in altri invece in “Alice nel paese delle meraviglie” in altri mi rivedo in “Madame Bovary”per la sua voglia e nello stesso tempo mal di vivere, in altri momenti ancora nei personaggi della “DivinaCommedia”, mi personifico in questo viaggio nell’aldilà.
Cosa pensi dell’attuale exploit di aspiranti scrittori, fenomeno che si sta verificando in questi ultimi anni? È un bisogno autentico di espressione, o una moda
Mi pare che oggi siano più le persone che scrivono che quelle che leggono… credo dipenda da un bisogno autentico di voler comunicare. Siamo circondati da tante persone ma spesso ci sentiamo soli. Scrivere diventa un modo per far sentire la propria voce in un mondo in cui tutti corrono e non si ha più il tempo di fermarsi a parlare, ascoltare, riflettere… un modo per ritrovare se stessi e gli altri.
Quale è il tuo colore preferito
Mi piace il blu per gli oggetti e l’arredamento… lo trovo distinto e deciso e nello stesso tempo etereo, mi ricorda il cielo e la sua immensità. Per l’abbigliamento invece mi piace molto il bianco ma anche il nero… a seconda dei giorni e delle occasioni. Rispecchia un po’ il mio carattere: essere o non essere. Non mi piacciono le mezze misure!
Cosa pensi dell’amore e dell’amicizia
L’amore è sicuramente il motore del mondo. Ciò che ogni giorno ci fa aprire gli occhi ed ad accogliere un altro giorno… amore per la vita, per le persone care, per il propri lavoro ma anche per l’arte per esempio, per la scrittura, la pittura, la danza, la musica e tutto ciò che da senso e colore alla nostra esistenza.
Anche l’amicizia è una forma d’amore ma riguardo ad essa ho qualche perplessità… penso che molte amicizie siano interessate e l’amicizia vera esiste ma è rara. Forse parlo così perché ho avuto delle delusioni ma ciò non significa che non credo più nell’amicizia… penso valga sempre la pena tendere la mano… un amico è prezioso, da gioia alle nostre giornate e ci rende più forti, sicuramente!
Emilia Ferrara
20 luglio 2014