Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino ed Elisa Scarascia Mugnozza sono le studentesse italiane morte nel tragico incidente dell’autobus avvenuto ieri in Catalogna.
Altri quattro ragazzi italiani, invece, sono ancora ricoverati ma non in pericolo di vita: “Le condizioni restano instabili -dicono i medici- ma nessuno è in stato critico”.
Le vittime si trovavano in Spagna in Erasmus e stavano rientrando da una gita a Valencia quando sono stati coinvolti nell’incidente stradale: nonostante gli immediati soccorsi per le ragazze non c’è stato nulla da fare.
Valentina Gallo, 22 anni e studentessa di Economia a Firenze, è stata la prima vittima identificata. Il suo progetto era quello di proseguire gli studi in Spagna fino al termine dell’estate.
Elena Maestrini, 21 anni e collega di Valentina, era originaria di Grosseto. “La tragedia che il 20 marzo ha spezzato, nei pressi di Tarragona, quattordici giovani vite, arriva fulminea a sconvolgere tutta l’Europa, colpendo la nostra piccola comunità con la perdita di Elena Maestrini”, si legge in una nota pubblicata sul sito del Comune del Grossetano.
Lucrezia Borghi, studentessa di Greve in Chianti (Firenze), è la terza vittima dell’incidente.
Elisa Scarascia Mugnozza sognava di diventare medico, studiava Medicina a La Sapienza di Roma. “Era una ragazza piena di voglia di fare -dicono i familiari- voleva scoprire il mondo e questa era un modo per farlo”.
Serena Saracino, studentessa torinese, “era un angelo dai capelli lunghi, molto studiosa e ubbidiente come oggi è difficile trovare”, racconta il padre.
Francesca Bonello, come Elisa, studiava medicina a Genova ed era coinvolta in diverse attività di volontariato. “Era una ragazza solare, sempre sorridente ed energica. Non ho un ricordo di lei in cui non sia contenta. Era felice ma un po’ agitata all’idea di partire per l’Erasmus”, così la descrive un’amica.
Elisa Valent, 25 anni e studentessa dell’Università di Padova, era originaria di Venzone, in provincia di Udine. “La nostra è una piccola comunità di 2.200 abitanti -ha detto il sindaco Fabio Di Bernardo- ci conosciamo tutti e il dramma vissuto da questa famiglia è il dramma di tutto il paese”.