Intanto, il Times riporta il drammatico bilancio delle vittime in Siria: sono 67 in totale i civili uccisi a Palmira, tra i quali 12 donne e 14 minorenni. L’ong, a riguardo, aggiunge che, oltre ai civili, sono stati giustiziati 150 soldati, in maggioranza decapitati, ritenuti informatori del regime. Le uccisioni di cui parla l’Ondus sono avvenute non solo a Palmira ma anche nella regione circostante, a partire dalla cittadina di Al Sukhna, 30 chilometri a Est, da dove è partita l’offensiva che ha portato i jihadisti ad impadronirsi della città.
Inoltre, come precisano le fonti delle Nazioni Unite, la situazione nelle città irachene, e in particolare a Ramadi che è stata conquistata dal Califfato lo scorso 17 maggio, continua a peggiorare: sembrerebbe che a scappare da queste città-ostaggio siano circa 55mila civili con l’intento di giungere a Baghdad. L’onu, per rendere meno faticosa la marcia delle 9000 famiglie verso la capitale irachena, nelle scorse ore ha iniziato a distribuire acqua, coperte, spazzolini e altri beni di prima necessità ai bisognosi.
Mirko Olivieri
26 maggio 2015