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Attacco USA contro gli Houthi nello Yemen

Mercoledì sera gli Stati Uniti hanno lanciato una serie di attacchi di precisione in Yemen su varie aree controllate dagli Houthi, milizia sciita sostenuta dall’Iran che dal 2011 combatte contro il governo centrale del paese in una sanguinosa guerra civile.

Gli attacchi di Stati Uniti contro gli Houthi vanno avanti da mesi, in risposta a quelli compiuti dalle milizie contro le navi commerciali che transitano nel mar Rosso. Gli Houthi considerano invece gli attacchi una ritorsione per l’invasione israeliana della Striscia di Gaza e per la guerra contro Hamas, che è a sua volta sostenuto dall’Iran.

Nato all’inizio degli anni Novanta, il movimento degli Houthi è composto principalmente di combattenti della confessione zaydita, una branca minoritaria dell’islam sciita, ma non mancano anche elementi di altri gruppi religiosi. Nel 1992 viene fondata la “Gioventù credente” nel governatorato di Sa’ada, nel nord dello Yemen, il cui obiettivo è quello di portare avanti la rinascita dello zaydismo nel paese (la cui popolazione è a maggioranza sunnita), farne cessare l’emarginazione politico-religiosa e arrivare all’autonomia delle terre del nord. Si tratta del nucleo iniziale da cui nascerà il movimento Houthi vero e proprio.  

Il gruppo assume posizioni marcatamente anti-USA e anti-Israele soprattutto dopo l’invasione americana del 2003 in Iraq. Dal 2014, hanno preso il controllo della capitale Sana’a, costringendo il governo yemenita all’esilio. Sostenuti dall’Iran, gli Houthi combattono contro una coalizione guidata dall’Arabia Saudita, provocando una crisi umanitaria devastante e frequenti tensioni regionali.

Negli ultimi mesi gli Stati Uniti avevano già attaccato in varie occasioni gli Houthi, ma mercoledì lo hanno fatto per la prima volta usando bombardieri B-2 Spirit: sono tra gli aeroplani militari più costosi mai costruiti, in grado di compiere attacchi mirati con tecnologia stealth, cioè senza essere individuati dai radar.

«Questa è stata una dimostrazione unica della capacità degli Stati Uniti di prendere di mira le strutture che i nostri nemici cercano di tenere fuori portata», ha detto il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin. «L’impiego di bombardieri stealth a lungo raggio B-2 Spirit dimostra le capacità di attacco globale degli Stati Uniti per agire contro questi obiettivi quando necessario, sempre e ovunque».

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