L’Algeria, uno Stato di mezzo, che segna esattamente il crocevia tra il Mediterraneo, il continente africano e il mondo arabo-islamico, una posizione che gli dona efficacia strategica, consentendogli di ampliare le relazioni economiche e gli investimenti nel Paese nordafricano. Il ruolo preponderante algerino, all’interno del contesto europeo, ha subito una forte spinta con la crisi energetica, considerando già il suo precedente ruolo di più grande esportatore di gas dell’Africa; una situazione precaria nel mondo occidentale che, però, ha donato all’Algeria la possibilità di farsi avanti, di risollevare la situazione e di divenire un attore fondamentale all’interno del Mediterraneo. Una strada priva di ostacoli, un’affermazione dovuta alle sanzioni imposte alla Russia e alla sua graduale uscita dal mercato europeo dell’energia, un settore che necessita di essere sostenuto, di vivere, un qualcosa che è stato realizzato solamente con il contributo algerino.
Il settore energetico è divenuto oggetto di un’influente transizione, un percorso che ha permesso alla stessa Algeria, durante lo scorso anno, di incrementare le forniture di gas, superando i 50 miliardi di euro di entrate. Proprio per questo il 2023 può essere definito come l’anno della svolta economica per il settore energetico, un’annata che ha condotto lo Stato nordafricano a concludere accordi di cospicua rilevanza con le compagnie internazionali, tali Eni e Total énergies. Un’affermazione nel mercato internazionale incentivata dalla scoperta di nuovi giacimenti di idrocarburi, soprattutto nella zona sud-est del paese; le sei scoperte realizzate hanno comportato la produzione di 1,42 milioni di metri cubi di gas, una quantità che rende possibile una fornitura di circa 16mila barili di greggio al giorno. Un aumento di produzione per l’Algeria che la rende una nazione strategicamente proficua, visto l’aumento delle sue esportazioni, la disposizione di scorte e la crescita dell’economia nazionale.
Lo Stato algerino ha subito un avanzamento di posizione nello scenario internazionale, divenendo un quadro perfetto a cui il mercato europeo volge lo sguardo, essendo soprattutto il suo principale cliente.

Un partner per l’Italia, tra strategia energetica e promozione internazionale
Dal 2022, l’Algeria ha assunto il ruolo di principale fornitrice di gas per l’Italia sfruttando, non soltanto le sue disponibilità energetiche, piuttosto la posizione geografica, ovvero una prossimità con la nazione italiana che ha reso possibile l’instaurazione di una relazione più che proficua. Una possibilità per l’Algeria di incrementare le sue entrate, di affermarsi nel mercato energetico, quanto un favore all’Italia, che con tale operato ha potuto realizzare uno sganciamento concreto dalla fornitura gasifera russa. La stesura di accordi che hanno condotto alla redazione del “Piano Mattei”, un progetto ambizioso ove gli obiettivi non riguardano solamente la politica energetica, ma anche il contrasto all’immigrazione illegale. Un piano per migliorare le condizioni economiche dei paesi nordafricani, per incentivare lo sviluppo della popolazione e scoraggiare l’immigrazione verso l’Italia.
La strategia energetica algerina deve, però, effettuare un balzo, un salto di qualità, tenendo presente l’allontanamento dei paesi europei dai combustibili fossili per abbracciare, invece, l’energia rinnovabile. Un’ulteriore risorsa al centro della scena algerina, un Paese considerabile come il decimo più grande al mondo, in cui i 2,4milioni di chilometri quadrati di terra e i 1.600 chilometri di costa potrebbero consentire più di 3mila ore di luce solare annuale. L’Algeria entra nella competizione per il primato dell’energia rinnovabile per cui si prospetta la costruzione di uno dei campi solari più grandi del mondo.
Rapporti di cospicua rilevanza non solo sul piano energetico, vi è stata la redazione di protocolli concernenti la cooperazione nelle attività spaziali per la realizzazione di fini pacifici ed economici, piuttosto che l’operato di Confindustria per l’affermazione di attività volte alla promozione internazionale e al Business matching.
L’impegno dell’Algeria
L’affermazione nel mondo internazionale non può essere affiancata soltanto da una maggiore esportazione di risorse energetiche ed è proprio per questo che l’Algeria non si arresta. Continua il suo operato, cercando di coronare quel sogno economico, per cui le Autorità di Algeri sanciscono la necessità imminente di intervenire in settori specifici come quello dell’edilizia, dei trasporti o dell’industria, ambiti che, inoltre, saranno soggetti all’inserimento di nuove conoscenze concernenti, soprattutto, la digitalizzazione. Un quadro che si affaccia all’affermazione di un nuovo Paese, che ha visto anche l’incremento di investimenti nel settore delle start-up, creando per questo campo un vero e proprio Ministero delle start-up, il primo nella regione.
L’Algeria assume le vesti di un combattente, di un paese che impiega tutte le sue forze per raggiungere una vera affermazione internazionale, costruendo passo dopo passo la sua rilevanza. Gioca su diversi settori, dall’energetico, alla digitalizzazione per sfociare, addirittura, nella strategia turistica per incentivarne l’interesse per il Paese. Un paese che fiorisce e che ha visto e vedrà un incremento del suo PIL negli anni avvenire, una crescita accompagnata dall’inserimento nel quadro del Nuovo Mondo.