La scorsa domenica la Germania è stata chiamata al voto per eleggere il nuovo Bundestag con il nuovo
governo federale che, una volta conclusesi il giro delle alleanze e degli accordi politici, entrerà in carica con l’obiettivo categorico di dare risposte concrete alle crisi, da quella economica a quella sociale e migratoria, che hanno attanagliato il paese e che hanno portato l’onda neo nazista dell’AfD in pochi anni ad ottenere il 20% dei voti nazionali collocando il partito di Alice Weidel come secondo partito di maggioranza relativa.
L’affluenza record del 84% della popolazione che è andata al voto, la più alta dal 1990 ovvero dalle prime
elezioni federali con la Germania riunificata, hanno dimostrato che la società civile e l’elettorato tedesco
sono stati ben consapevoli dell’importanza simbolica di questa tornata elettorale che vedeva il serio
“pericolo” che l’Alternative fur Deutschland (AfD) si consolidasse come primo partito di maggioranza
relativa provocando un terremoto politico-istituzionale.
D’altronde la serietà e la sensibilità civica della maggioranza della società civile tedesca in queste tornata
elettorale la si è potuta constatare sia seguendo i dibattiti dell’opinione pubblica, con i partiti e media
tedeschi che a differenza di quanto accade ormai consuetudinariamente in Italia non hanno strumentalizzato i singoli episodi di “attentati” rimanendo concentrati invece sul dibattere sui temi politici sulla quale la campagna elettorale si è svolta, sia sulle prese di posizione ferme e nette da parte della maggioranza della società civile con manifestazioni di piazza per protestare contro l’AfD nonché di vere e proprie prese di posizione da parte di attori del mondo culturale, artistico e sportivo con le maggiori squadre della Bundesliga che hanno preso posizione contro le politiche e i proclami del partito di estrema destra.
Il Pressing del mondo del calcio sulla politica nazionale tedesca
Con il termine “pressing” nel gioco del calcio viene definita l’azione collettiva difensiva che i giocatori di
una squadra compiono al fine di difendere esercitando una forte pressione sulla squadra avversaria per
recuperare velocemente il controllo del campo e il pallino del gioco. Un’azione di pressing è un messaggio chiaro della squadra difendente agli avversari “non stiamo aspettando la conclusione della tua azione o un tuo errore per tornare in possesso della palla, vogliamo venire velocemente a riprenderla per fare il nostro gioco”.
Il “pressing” come modalità di gioco nel calcio in questi ultimi anni è stato ben portato avanti dalla
Deutscher Fussball-Bund, ovvero la federazione nazionale calcio tedesco, che a più riprese con proprie
iniziative e sostenendo le azioni dei club più importanti di calcio ha voluto più volte stigmatizzare e
condannare una certa retorica politica che dell’intolleranza, della discriminazione e della violenza, ha fatto i suoi cavalli di battaglia, abbrutendo il dibattito pubblico sui posizioni polarizzate.
La massima espressione nazional-popolare, il calcio con i suoi club, le sue tifoserie e la sua federazione, ha pertanto preso una posizione netta di condanna e di lotta contro la politica dell’intolleranza e della
regressione dei diritti civili e fondamentali, che i partiti estremisti come l’AfD stanno attuando mettendo
costantemente in discussione i diritti e le prerogative individuali. La sensibilità e la consapevolezza che il mondo del calcio tedesco ha dimostrato di avere riguardo la politica dell’intolleranza e dell’estremismo è sintomo di un paese con gli anticorpi democratici, la società civile e i suoi corpi intermedi, forti e informati sebbene di questi tempi la disinformazione e la pressante propaganda populista ne stiano minando l’integrità.
“Il Rosa non è un colore per il calcio”
Il lavoro della federazione nazionale di calcio tedesca e della nazionale per sensibilizzare la società sui temi dell’integrazione e della non discriminazione nelle sue diverse forme ha avuto negli ultimi anni un episodio che più di tutti ha dato contezza della consapevolezza nel voler combattere gli stereotipi e la discriminazione.
Con un annuncio a sorpresa all’alba degli europei del 2024 la nazionale di calcio tedesca svelò che la sua
seconda maglia per le trasferte sarebbe stata color rosa shocking. Una scelta questa che venne compiuta sia per una questione di marketing di comune accordo con l’Adidas, ma soprattutto per sensibilizzare, partendo dal mondo del calcio, a non discriminare chi può sembrarci “stravagante” o semplicemente più estroso.
A una prima ondata di indignazione, tra tifosi e giornali sportivi che hanno fortemente criticato la scelta
cromatica della maglia, con un video ha risposto la federazione con le sue leggende come Rudi Voeller, il
tedesco volante della Roma, e i giocatori delle nazionali maschile e femminile che hanno ironicamente
risposto alle critiche invitando la Germania ad essere “più fashion, più consapevole e più moderna contro gli stereotipi”.

Squadre, tifo e calciatori sono scesi in campo contro l’estremismo dell’AfD
In questi anni, dove l’AfD ha rafforzato e consolidato la sua posizione politica, una delle principali
opposizioni culturali al proliferare dell’estrema destra nella società tedesca è arrivata proprio dalle tifoserie delle principali squadre del paese, come Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Werder Brema, St. Pauli e molte altre.
Un anno fa, quando la stampa tedesca rese noto il progetto del partito di Alice Wiedel per deportare in massa i migranti fuori dal paese, diverse note figure del calcio tedesco presero pubblicamente posizione contro AfD. L’allenatore del Friburgo Christian Streich, così come i suoi colleghi Marco Rose del Red Bull Lipsia, e persino lo spagnolo Xabi Alonso del Bayer Leverkusen hanno criticato il manifesto politico dell’AfD, avvertendo il pericolo dell’ascesa dell’estrema destra.
Così come gli ultras di diverse squadre di calcio sono noti per prendere spesso posizioni politiche, ma in
questi primi mesi del 2025 si sono indiscutibilmente concentrati sulle prossime elezioni. Una delle coreografie più vistose è stata realizzata il 25 gennaio a Friburgo da parte del gruppo Corrillo, che ha
coperto gran parte della propria curva con l’immagine di un pugno che distrugge una svastica, e sotto la
scritta “Mai perdonare, mai dimenticare”.
Il gruppo Schickeria del Bayern Monaco lo scorso gennaio ha attaccato duramente il leader conservatore
della Cdu Friedrich Merz accusandolo di essere «promotori del fascismo», per il tentativo di far passare una legge anti-migranti con il supporto di AfD. Prima delle elezioni del 2021, tuttavia, si erano espressi contro AfD mettendoci “la faccia” oltre agli allenatori e alle squadre anche i calciatori nazionali come Leon Goretzka e Mats Hummels che sono tra i giocatori più politicamente schierati in Germania. La presa di posizione di squadre e calciatori però non si limita solo a criticare i “proclami” politici dell’AfD, ma finisce per ripercuotersi anche su chi apertamente sta sostenendo l’estremismo politico.
Alla fine dello scorso anno, infatti, diversi club, a partire dal St. Pauli, hanno abbandonato il social network X per protesta contro il ruolo di Elon Musk nella promozione delle idee neonaziste in Germania. È forte quindi la consapevolezza che l’estremismo è presente tanto nella politica quanto all’interno della società ed è proprio per questo motivo che le avanguardie culturali, arte, spettacolo e sport rappresentano mai
come oggi indicatori e bussole fondamentali a comprendere come si sta orientando la società stessa e verso quali scenari futuribili si dirigerà.