E’ il 2008. La recessione economica imperversa e Obama è il Presidente degli Stati Uniti d’America. La guerra tra Iraq e Afghanistan non sembra mostrare segnali di un possibile cessate il fuoco. L’attenzione internazionale per il cambiamento ambientale sta assumendo toni più accesi, dando vita ai primi forum sul tema. Il 28 maggio, un po’ più in là nel mondo, un Paese dell’Asia meridionale, situato tra India e Cina, si riunisce per la prima volta in Assemblea Costituente. Era nato uno Stato moderno: il Nepal era diventato una Repubblica. Da quel giorno tutti gli anni, quel 28 maggio – che secondo il calendario nepalese corrisponde al 15 di Jestha – ritorna come occasione per celebrare la festa nazionale del Paese, vediamola da più vicino.
Cosa significa il Republic day
Per secoli il Nepal è stato una monarchia guidata dai re Shah che hanno contribuito a unificare il Paese. Negli anni ’90 le disuguaglianze politiche ed economiche e la disparità sociale dovuta al rigido sistema castatale, sfociarono in una guerra civile tra governo monarchico e maoisti, un gruppo armato che voleva abbandonare la monarchia e abbracciare lo stato socialista.
Dopo dieci anni di vittime e disordini il 2006 fu l’anno della svolta. Sotto pressione internazionale, governo e ribelli raggiunsero un accordo di pace che portò allo scioglimento della monarchia e all’istruzione di un governo di transizione. Venne convocata l’Assemblea Costituente per scrivere una nuova Costituzione. Il futuro del Paese si realizzò quel 28 maggio del 2008, da allora il Republic Day.
Le celebrazioni
Il centro della festa nazionale nepalese – chiamata anche Ganatantra Diwas – è la storica area cerimoniale di Sainik Manch Tudikhel che si trova a Kathmandu, la capitale. All’interno di un ampio spazio verde si svolgono eventi pubblici di ogni genere, da parate militari a celebrazioni nazionali. Ma anche attività sportive e ricreative, come marce e raduni pubblici.
Il 28 maggio in Nepal l’attenzione è tutta per i festeggiamenti: dalla cerimonia di alzabandiera e il canto dell’inno nazionale in luoghi pubblici e istituzionali, ai discorsi ufficiali del Presidente, del Primo Ministro e di altre autorità, che ricordano la fine della monarchia e il cammino democratico del Nepal. Seguono poi la deposizione di corone di fiori presso monumenti dedicati ai martiri e ai leader storici e le parate militari, simbolo di orgoglio e unità nazionale. Vengono celebrati eventi culturali, come spettacoli di musica e danza tradizionale, raduni popolari e attività educative nelle scuole. Non mancano programmi televisivi e media dedicati alla storia della Repubblica e ai valori di unità e democrazia.
Dal 2019 il giorno festivo è stato interrotto, ma la giornata continua ad essere celebrata attraverso vari programmi nei luoghi di lavoro.
Una giornata di riflessione
La festa nazionale nepalese oltre ad essere una ricorrenza del calendario nazionale è un’occasione per riflettere sul cammino che il Paese ha fatto nell’ambito dei diritti umani. Il 28 maggio del 2008 oltre ad essere una tappa storica segna un traguardo importante nella lotta per la democrazia e per i valori umani. Un’opportunità per ricordare quanto è stato fatto e quanto è ancora da fare nei campi della parità di genere e dei diritti dei lavoratori.
Il Nepal è un paese ricco di diversità culturale, linguistica ed etnica. Il Republic Day diventa una giornata per pensare all’unità, alla convivenza e al rafforzamento del tessuto democratico.