L’apertura della partita I.V.A. rappresenta un passo importante nella vita di un contribuente, sia che lo stesso operi come libero professionista che come imprenditori. Proprio per tale motivo, è opportuno che tale attività sia attentamente valutata e pianificata, in modo tale che la stessa sia conforme alle opportunità lavorative ed imprenditoriali che si prospettano.
Chiarito ciò, è opportuno evidenziare come l’apertura della partita I.V.A. in alcuni casi rappresenta proprio un obbligo previsto dalla legge.
La partita I.V.A., infatti, è obbligatoria quando si decide di avviare un’attività in modo continuativo, indipendentemente dal superamento o meno della soglia di Euro 5.000,00 (a quale, invece, è rilevante esclusivamente per un discorso contributivo).
Chiarito ciò, come si apre la partita I.V.A.? Il processo è più semplice di quanto si pensi. Si inizia compilando il modello AA9/12 per le persone fisiche, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, e successivamente si invia lo stesso tramite il servizio Entratel o Fisconline, oppure presentato in un ufficio territoriale. Durante la procedura, inoltre, è necessario:
- – Indicare i propri dati identificativi;
- – Indicare il luogo di svolgimento dell’attività;
- – Scegliere un codice ATECO, il quale identifica in ambito amministrativo l’attività svolta;
- – Decidere il regime fiscale da adottare tra quello ordinario oppure forfettario, quest’ultimo possibile per chi ha percepito oppure ipotizza di percepire ricavi annui inferiori a 85.000 euro.
Una volta effettuata tale procedura, sarà necessario attendere qualche ora affinché l’Agenzia delle Entrate elabori ed assegni il numero di partita I.V.A.