I modelli che le persone fisiche possono utilizzare per dichiarare i propri redditi sono il Modello Redditi ed il Modello 770. Vediamo ora quali sono le differenze tra i due.
Il Modello 730 è particolarmente indicato per i lavoratori dipendenti ed i pensionati che hanno la possibilità di interfacciarsi con un cosiddetto “sostituto d’imposta”. L’elemento caratterizzante tale modello è senza dubbio la sua semplicità, in quanto non richiede calcoli complessi ed il rimborso delle imposte a credito, così come il pagamento di quelle a debito, avviene direttamente nella busta paga o nella pensione. È gestito dal datore di lavoro, dall’ente pensionistico o da intermediari abilitati come i CAF.
Il Modello Redditi, invece, si presenta come molto più articolato e per tale motivo è adatto a gestire delle situazioni reddituali complesse. Tale modello, inoltre, in alcuni casi diventa addirittura obbligatorio come ad esempio nel caso di professionisti titolari di partita I.V.A., indipendentemente dal regime impositivo adottato (regime ordinario oppure forfettario). La differenza principale con il Modello 730 è dovuta al fatto che il contribuente deve calcolare autonomamente imposte, acconti e saldo. Inoltre, il pagamento delle imposte avviene tramite il modello F24, da compilare separatamente.
Arrivati a questo punto la scelta è lecita, quale scegliere tra i due modelli? Il 730 è più immediato e comodo per chi ha un’entrata regolare e desidera semplificare la dichiarazione ed i relativi adempimenti, affidando gli stessi alla gestione del sostituto d’imposta. Il Modello Redditi, invece, è consigliato per chi ha un profilo reddituale più articolato e deve gestire situazioni quali, ad esempio, detrazioni fiscali oppure redditi prodotti all’estero.
La risposta alla domanda di cui sopra, quindi, dipende dalla situazione fiscale di ciascun contribuente.