Via libera alla delega fiscale. A cinquant’anni dall’ultima riforma organica del fisco datata 1971, la Camera ha definitivamente approvato, in terza lettura, con 184 voti favorevoli e 85 contrari, il disegno di legge sul fisco in attesa che il governo elabori, nei prossimi 24 mesi, i decreti legislativi in attuazione dei singoli punti del provvedimento.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso la sua soddisfazione : “Una riforma strutturale e organica, che incarna una chiara visione di sviluppo e crescita e che l’Italia aspettava da 50 anni. Meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, più soldi in busta paga e tasse più basse per chi assume e investe, procedimenti più semplici e veloci. Sono alcuni dei principi di un provvedimento storico che rivoluzionerà il rapporto tra fisco, cittadini e imprese e che il governo lavorerà per attuare con i decreti attuativi”.
Giudizio negativo da parte delle opposizioni, in primis M5S e Pd, da cui si sfila Azione-Italia Viva che ha votato sì alla riforma, rivendicando l’eredità del lavoro legislativo del governo Draghi.
I 4 principa provvedimenti della delega fiscale:
Il DDL prevede una graduale riduzione delle aliquote Irpef, passando da quattro a tre. Tra le opzioni sul tavolo c’è l’ampliamento del primo scaglione (23%), che oggi include i redditi fino a 15 mila euro annui. L’obiettivo finale è l’aliquota unica. Viene introdotta una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività. Per i lavoratori dipendenti è prevista l’introduzione di una tassazione agevolata per gli straordinari, la tredicesima e premi di produttività.
-Riduzione delle aliquote Irpef e detassazione della 13esima:
Il DDL prevede una graduale riduzione delle aliquote Irpef, passando da quattro a tre. Tra le opzioni sul tavolo c’è l’ampliamento del primo scaglione (23%), che oggi include i redditi fino a 15 mila euro annui. L’obiettivo finale è l’aliquota unica. Viene introdotta una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività. Per i lavoratori dipendenti è prevista l’introduzione di una tassazione agevolata per gli straordinari, la tredicesima e premi di produttività.
-Concordato il preventivo biennale per partite Iva e Pmi:
È stata prevista l’introduzione di una misura di concordato preventivo biennale per le partite IVA e le piccole e medie imprese. Questo meccanismo permette di calcolare in anticipo l’imposta sui redditi per i due anni successivi, dando certezza e sicurezza ai contribuenti. Il fisco, infatti, calcolerà quanto dovuto ai fini dell’imposta sui redditi per i due anni successivi. Se il contribuente accetta il valore ipotizzato non dovrà pagare nessun’altra imposta – ad eccezione dell’Iva – sull’eventuale eccedenza.
-Doppio regime agevolato per l’Ires:
Il governo ha puntato ad elaborare una nuova IRES a due aliquote. Accanto ad un regime ordinario il governo ha previsto un regime agevolato basato su alcune condizioni specifiche, in particolare destinare una parte, o tutto il reddito prodotto, in investimenti, dalle nuove assunzioni all’acquisto di beni strumentali. Gli investimenti dovranno essere effettuati nei due anni successivi a quello in cui è stato generato il reddito.
-Revisione dell’Iva e Superamento Irap:
il DDL delega per la riforma fiscale prevede una razionalizzazione dell’imposta sul valore aggiunto e di altre imposte indirette. In particolare, l’obiettivo è ridefinire i presupposti dell’imposta al fine di renderli più aderenti alla normativa dell’Unione europea. Tra gli obiettivi c’è quello di razionalizzare il numero e la misura delle aliquote IVA secondo i criteri posti dalla normativa UE, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento IVA per i beni e servizi similari. Per quanto concerne l’Irap è previsto un graduale superamento dell’imposta regionale sulle attività produttive