Mercoledì 3 maggio, nella sala stampa della Camera dei Deputati, è stato presentato da Assoholding, l’Associazione di categoria delle Holding, il nuovo Osservatorio Arts & Pleasure Assets. Il centro studi si occuperà di individuare e valorizzare asset e prodotti dell’arte implementando servizi per la pianificazione di successioni e donazioni, attività di import ed export, Us sales e use tax, nonché strategie di gestione e di implementazione.
“Nell’attuale contesto economico, i risparmiatori rischiano di subire una decisa erosione dei loro capitali. Opere d’arte e oggetti da collezione possono costituire, con una corretta gestione di professionisti del settore, una forma di investimento alternativa con interessanti opportunità”. Tale settore sta affrontando significativi mutamenti: i processi di digitalizzazione pongono infatti nuove sfide alle realtà tradizionali e al ruolo stesso delle istituzioni culturali’ hanno evidenziato Vincenzo Manfredi, Head of Advocacy and Public Policy di Assoholding, e l’avvocato Alessia Panella, esperta di diritto dell’arte e direttrice scientifica dell’Osservatorio Arts & Pleasure Assets di Assoholding.
“In tale quadro la forza del settore Art&Finance è data dalla convergenza di una triplice opportunità in settori diversificati: quello dell’arte, della cultura e della finanza, a favore di una molteplicità di attori quali collezionisti, operatori di settore, case d’asta e, gallerie. Grazie ad un forte bagaglio di competenze multidisciplinari, da quelle legali e fiscali a quelle organizzative e finanziarie, l’Osservatorio si pone l’obiettivo di divenire un punto di riferimento strategico nella guida degli investimenti nel settore, curando soluzioni su misura per privati e istituzioni”.
Nel corso della conferenza è intervenuto l’On. Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, sottolineando l’impegno per rendere competitivo il mercato dell’arte è massimo e migliorare il “terreno” dove gli operatori si muovono. “La Legge Concorrenza del 2017 – spiega Mollicone- ha stabilito delle soglie di valore per l’individuazione delle opere d’arte di interesse culturale elevato, che sono molto al di sotto dei livelli minimi europei. Per garantire una concorrenza ad armi pari ai professionisti italiani, è necessario allineare le soglie di valore italiane a quelle europee, sotto le quali è sufficiente un’autocertificazione per esportare”.
Come spiega l’On. Mollicone, si viene definendo come sempre più necessaria una semplificazione della normativa e della burocrazia nel settore: “I professionisti aspettano spesso molti mesi per ricevere un attestato di libera circolazione. E’ necessario’ un termine perentorio scaduto il quale il permesso si considera accordato, per garantire tempi e scadenze certe. È necessario rendere omogenee le procedure degli uffici amministrativi, ovvero le soprintendenze, attraverso la definizione di una procedura unica per l’esportazione delle opere d’arte”.
Il presidente di Assoholding Gaetano De Vito ha sottolineato il ruolo fondamentale del settore Arts & Pleasure Assets per l’impresa e il passaggio generazionale: “Non potremmo parlare d’impresa innovativa senza parlare di arte e cultura. In particolare tale settore interseca in modo significativo il tema del passaggio generazionale, centrale per la stabilità e il futuro delle aziende”.