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I Cantoni in Festa! La nascita della Confederazione Svizzera

“La Svizzera è un piccolo paese accidentato dove si procede quasi sempre in salita o in discesa, sparso di grossi alberghi color marrone, in quello stile comunemente detto orologio a cucù.” (Ernest Hemingway)

Il primo agosto del 1291 venne stipulato il “Ewiger Bund der drei Waldstätten”, un patto eterno con il quale si sanciva la nascita della Confederazione Elvetica. A gettare le basi per una confederazione volta a garantire protezione e benessere comune, furono i rappresentanti dei tre cantoni, conosciuti con l’espressione Cantoni Primitivi, di Uri, Schwyz e Unterwalden, quest’ultimo ora suddiviso in Obwalden e Nidwalden. Di fronte al diffondersi dello strapotere degli Asburgo, le comunità alpine decisero di riunirsi sul prato del Rütli, presso il Lago dei Quattro Cantoni, per giurare assistenza reciproca in caso di minaccia esterna, rifiutando la presenza di giudici stranieri e preservando inalterati i rapporti di potere precedentemente consolidati.

Nel 1313, i contadini del distretto di Svitto attaccarono l’Abbazia di Einsiedeln, affrontando i cavalieri degli Asburgo. Alle falde del Morgarten, durante il 1315, i confederati riuscirono insieme ad infliggere una clamorosa sconfitta alle risorse militari della rinomata Casa d’Austria, guidata dal duca Leopoldo I d’Asburgo. Subito dopo la rilevante vittoria, Ludovico il Bavaro, riconobbe l’immediatezza imperiale ai primi confederati. Gli Asburgo cercarono di opporsi alla crescente forza dei cantoni a due riprese, ma la cavalleria venne nuovamente sconfitta dai fanti svizzeri a Sempach nel 1386, e, a Näfels, nel 1388.

“La libertà degli svizzeri si mescolò nella mia mente con quella dei greci… La libertà degli svizzeri la vivevo nella realtà e la sperimentavo io stesso: per essersi mantenuti padroni del proprio destino, per non aver accettato alcuna autorità imperiale, gli svizzeri erano riusciti a non farsi coinvolgere nella guerra mondiale.” (Elias Canetti)

In seguiti alla guerra di Sonderbund che vide scontrarsi l’alleanza separatista svizzera – creata nel 1845 tra otto cantoni cattolici e conservatori – con la confederazione svizzera costituita dai restanti cantoni radicali e liberali, venne formulata, quella costituzione che, entrata in vigore nel 1848, trasformava la Svizzera da una confederazione di cantoni indipendenti in un moderno stato federale. I cittadini, insoddisfatti del solo diritto di voto (universale, per gli uomini), reagirono per ottenere ulteriori strumenti democratici. Così, nel 1874, venne iscritto nella Costituzione il diritto di lanciare referendum e nel 1891, di proporre iniziative popolari. Da allora, l’Assemblea Federale di Berna ha il potere legislativo e il compito di eleggere ogni quattro anni il Consiglio Federale, composto da sette membri dei quali uno eletto presidente (per un anno).

Il Patto federale dei cantoni venne ufficialmente considerato come atto fondatore della Confederazione Svizzera durante la fine del XIX, quando il Consiglio Federale celebrò, nel 1891, una festa di commemorazione nazionale e dichiarò il primo agosto, Festa Nazionale. Tuttavia, tale ricorrenza non coincise con una festività per i cittadini elvetici: bisognerà aspettare infatti il 1993, quando a seguito di un referendum, il primo agosto divenne un giorno festivo in tutto il paese. Tra discorsi solenni di noti esponenti politici, sfilano dunque numerose, nelle montagne e nelle vallate, le lanterne decorate con i colori della bandiera, e risuonano, sotto gli stemmi dei propri Cantoni, corni e cori di Jodel. Il primo agosto rappresenta i valori di coraggio, libertà e resistenza all’oppressione come ricordano i molti falò accesi nei vari distretti che richiamano le vittorie contro i balivi stranieri.

“L’uomo è creato libero, è libero, anche se nascesse incatenato.” (Friedrich Schiller)

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