La casa editrice milanese Scalpendi e la Fabbrica del Vapore presentano la mostra Milano città che sale, un omaggio alla città di Milano. Il titolo riprende quello dell’opera di Boccioni del 1910 che si ispira alla costruzione di una centrale idroelettrica in un amalgama roteante di colore, movimento e velocità.
Il format è molto originale: è infatti concepita ad episodi.
La serialità è conosciuta in letteratura da tempo, basti pensare a Zola, Joyce o Collodi. In televisione come sappiamo le serie fidelizzano il pubblico non solo con facili griglie ripetitive, ma anche con temi di grande attualità. Perché dunque non applicarla all’arte e creare così una sorta di dipendenza positiva, basata su un rapporto di fiducia reciproca?
Da qui Scalpendi ha ideato un percorso pioneristico.
Dal 14 luglio 2025 al 18 gennaio 2026 infatti, sette episodi tracceranno in sette tappe ciascuna della durata di 21 giorni, l’anima di una città vitale che nel corso dei decenni, dalla fine degli anni 30 ad oggi, ha accolto menti brillanti e realtà sociali e culturali diverse.
Il sistema espositivo integrato e coerente, comprende tavoli, segnaletica e pannelli informativi che riportano una selezione di documenti storici, opere scultoree, disegni, manoscritti e fotografie. Il materiale è stato pensato dai progettisti Paolo Volpato e Monica Vittucci in stretta collaborazione con Scalpendi, per offrire un’esperienza di visita chiara, costruita appunto sulla serialità, capace di veicolare contenuti complessi senza abbassare il livello culturale.
Milano città che sale: un invito a riscoprire Milano attraverso gli occhi, le mani e le idee di chi l’ha resa grande.
La mostra si avvale anche dell’impiego della Telepresenza Robotica, pensata per chi è impossibilitato a recarsi fisicamente alla mostra. Grazie a questo corpo robotico Double 3 su due ruote, si potrà esplorare autonomamente in tre dimensioni, in tempo reale e a distanza, ovunque nel mondo. Questo robot è dotato di uno schermo, microfoni, altoparlanti e di un corpo metallico capace di muoversi autonomamente nello spazio grazie a sensori avanzati.
I sette episodi sono:
Il primo, dal 14 luglio al 3 agosto 2025, vede un focus su Elio Vittorini. La progettazione è a cura di Fabio Vittucci. “Se scriverò mai un’autobiografia, racconterò della grande importanza ch’ebbe per me quel viaggio a Milano. Ne tornai innamorato di luoghi e nomi, del mondo stesso, come ero stato altre volte solo nella mia infanzia”, scriveva ricordando l’incontro con Milano negli anni ’30. Una città moderna, concreta, imperfetta ma viva. La mostra ricorda anche le difficoltà degli intellettuali con la censura fascista e la loro operosità per continuare a fare cultura, generare incontri, contaminazioni.
Il percorso continua anche ad agosto
Dall’11 al 31 agosto infatti troviamo lìepisodio su Giovanni Testori e i Segreti di Milano: il caso dell’Arialda, a cura di Federica Mazzocchi. Dall’8 al 28 settembre, Licalbe Steiner. Ricerche, a cura di Giovanni Baule e Anna Steiner. Dal 6 al 26 ottobre, Milano, maggio 1976: il Laboratorio di Comunicazione Militante, a cura di Angela Madesani.
A novembre dal 3 al 23, Milanottanta: aspetti del sistema artistico e culturale a Milano a cura di Davide Colombo. Dal 1 al 21 dicembre, Paolo Rosa: disegnare il nuovo, a cura di Andrea Balzola. Ci porta nel 2026, l’ultimo episodio, La Spinatelli. La realtà dell’illusione, a cura di Fabio Vittucci. La casa editrice Scalpendi ha dedicato a questa famosa scenografa e costumista milanese legata agli innumerevoli allestimenti scaligeri, alla danza internazionale e al lungo sodalizio con Giorgio Strehler, un volume dallo stesso titolo.
Milano città che sale: il progetto, ideato da Scalpendi, si fonda su una rete di collaborazioni di altissimo profilo.
Si tratta infatti di curatori esperti e istituzioni pubbliche e private di grande prestigio come APICE (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale) dell’Università degli Studi di Milano, il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, Fondazione Gramsci di Roma, Casa Testori di Novate, il Dams e il Centro Ricerche Attore e Divismo di Torino, l’Archivio Studio Origoni Steiner di Milano, l’Archivio Giancolombo di Milano, l’Archivio Fotografico Mondadori Portfolio, la Libreria Pontremoli di Milano, lo Studiolo Fine Art di Milano, gli Archivi di Tullio Brunone, Giovanni Columbu, Ettore Pasculli, Paolo Rosa e Luisa Spinatelli.
Milano città che sale: info
https://www.fabbricadelvapore.org
Orari
dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 22
sabato e domenica dalle ore 11 alle ore 19
Biglietti
Intero 10 € – Ridotto 8 € – Valido per 1 ingresso in un giorno stabilito
Intero Open 12 € – Valido per 1 ingresso durante l’intera durata dell’episodio scelto
Intero abbonamento 50 € – Valido per sette ingressi per l’intera durata dell’episodio scelto. Qualora non si possa visitare un episodio dei sette è possibile convertire la visita in modalità Telepresenza Robotica.
Per acquistare i biglietti e per avere info su tutte le altre tariffe MidaTicket oppure nella biglietteria in mostra.
Per i bambini sono previsti una serie di laboratori ciascuno dedicato all’episodio corrispondente.
Per informazioni e prenotazioni laboratori: didattica.fabbricadelvapore@comune.milano.it
Ufficio stampa