Il cinema contemporaneo torna protagonista sotto il cielo delle Alpi con la 78ª edizione del Locarno Film Festival, in programma dal 6 al 16 agosto.
Sotto la direzione artistica di Giona A. Nazzaro e con la presidenza di Maja Hoffmann, la kermesse si articola tra 221 film selezionati, di cui ben 99 in anteprima mondiale, anche se, più dei numeri, è l’identità del festival a colpire. La manifestazione si struttura sulla base di un’idea di cinema che si misura con la realtà senza rinunciare alla libertà creativa: “un cinema necessario, che resta nel mondo” lo ha definito il direttore artistico, preannunciando una selezione che rifugge la nostalgia e apre invece le porte a nuove visioni e linguaggi.
Il cuore pulsante del festival resta Piazza Grande, cuore sociale della città dove ogni sera migliaia di spettatori si riuniranno per vivere il rito collettivo della proiezione all’aperto. Tra i titoli in programma, spiccano “Testa o croce”, il western italo-americano con Alessandro Borghi e John C. Reilly, “The Dead of Winter” con Emma Thompson, il musical di chiusura “Kiss of the Spider Woman” con Jennifer Lopez e Diego Luna, oltre a un classico come “Shining”del maestro Stanley Kubrick, previsto in proiezione speciale.
Tra le varie articolazioni del Concorso, la sezione Internazionale ospita 17 film in prima mondiale, tra cui “Dracula”di Radu Jude, girato – tra innovazione e provocazione – con la telecamera di un iPhone 15, ma anche “Le bambine” delle italiane Valentina e Nicole Bertani.
Tra le varie sezioni fuori concorso spiccano i contest “Pardi di Domani” e “Open Doors”, i quali mediante le loro rassegne offriranno uno sguardo vivace e trasversale sulla produzione mondiale, dalle sperimentazioni più audaci ai corti d’autore, fino ad arrivare al nuovo cinema africano.
Come da tradizione certamente non mancheranno le grandi personalità: Alexander Payne riceverà il Pardo d’onore, Milena Canonero il Vision Award, Lucy Liu e Jackie Chan saranno celebrati per le rispettive carriere, mentre Emma Thompson sarà protagonista con il Leopard Club Award.
Locarno conferma così la sua aspirazione a crocevia di cultura e intrattenimento, ricerca e memoria, talenti emergenti e cinema d’autore. Il festival si avvicina, e, ancora una volta, non vuole limitarsi a proiettare film, ma provare a pensare il futuro attraverso le immagini.