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Festa nazionale egiziana

Il 23 luglio 1952 è il giorno in cui un nuovo percorso sociale faceva capolino in Egitto. Un gruppo di militari chiamati I Liberi Ufficiali organizzò un golpe che sancì la fine della monarchia di Re Faruq, aprendo la strada alla via repubblicana di Gamal Abdel Nasser.

All’epoca la terra dei faraoni si trascinava l’immagine di guida del nazionalismo arabo, l’ombra della sconfitta nella guerra arabo-israeliana del 1948 e un profondo sentimento di ribellione verso l’Occidente, in particolare contro i britannici, colpevoli di aver portato avanti un colonialismo cieco e arrogante.

In questo contesto, stava emergendo un’azione radicale, progettata in segreto da ufficiali che si riunivano nei caffè storici di Giza e Shubra. Un’azione che ha costruito il senso del Giorno della Rivoluzione, la festa nazionale egiziana che ancora oggi comunica identità nazionale, coraggio e senso di appartenenza.

Le celebrazioni

Il 23 luglio costanza è la parola chiave. Celebrazioni e cerimonie sono infatti pressoché rimaste invariate nel corso dei decenni, al di là di piccoli adattamenti dettati dalla modernità. Dalla deposizione di corone ai piedi dei monumenti dedicati a Nasser e altri protagonisti della rivoluzione, tra cui memoriali sparsi tra Cairo, Alessandria e le città del Delta, alle parate militari. Vere e proprie sfilate dell’arma davanti ai rappresentanti del governo e trasmesse dalle emittenti nazionali al pubblico a casa.

Negli ultimi anni l’Egitto ha valorizzare il settore scolastico nella celebrazione dell’indipendenza: eventi online e concorsi sono stati realizzati per promuovere il giorno della Rivoluzione e realizzare poster e video commemorativi.

L’aspetto intimo della festa

Per chi ha vissuto direttamente gli anni ’50, la festa nazionale è un occasione di trasmissione intergenerazionale della storia egiziana. C’è chi conserva una copia del giornale del 24 luglio 1952 con in prima pagina la caduta del re, c’è chi legge in famiglia documenti risalenti a quel periodo.

Perchè la storia, il senso di appartenenza, sono il centro di questa meravigliosa festa. Ricordare l’identità nazionale egiziana e celebrarla è essere presenti al presente, per quello che il popolo egiziano ha costruito, lottando, nel passato.

Non c’è nulla di materiale nelle celebrazioni del Giorno della Rivoluzione, solo tanti, ma tanti significati simbolici.

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