Nel calendario francese il 14 juillet, 14 luglio, ci riporta all’immaginario di libertà, bandiere blu, bianche e rosse, insieme alla particolare sensazione di partecipazione collettiva che nasce proprio dal modo in cui la Francia ha saputo trasformare la propria storia rivoluzionaria in mito condiviso. La Festa Nazionale, Fête nationale, come viene chiamata ufficialmente, evoca la presa della Bastiglia, evento del 1789 che segnò l’inizio di una nuova era e una narrazione popolare destinata a sopravvivere ben oltre le cronache militari dell’epoca.
Cosa rappresentava la Bastiglia per i parigini? Analizzando i reali avvenimenti storici, la prigione ospitava soltanto sette detenuti, tuttavia per la folla del tempo rappresentava il vero emblema della monarchia assoluta e di una giustizia sentita come arbitraria. Si tratta di un esempio di come la portata simbolica superi dimensione pratica: abbattere le mura della Bastiglia significava abbattere il potere che le aveva erette. Fu in data 21 maggio 1880 che il deputato Benjamin Raspail propose la legge per stabilire il 14 luglio come festa nazionale in commemorazione annuale del 14 luglio 1790 (il giorno della Festa della Federazione). Il 14 luglio 1789 (giorno della presa della Bastiglia) era considerato un giorno sanguinoso ma fu cruciale per la rivoluzione e la proposta della Festa della Federazione ottenne la maggioranza dei voti.
La rivolta fu determinante non solo per il suo impatto simbolico, ma anche per le conseguenze politiche immediate. Rappresentò il punto d’inizio per la conclusione dell’Ancien Régime e l’ascesa dei principi di libertà, uguaglianza e fraternità che avrebbero definito la Rivoluzione Francese. Il re Luigi XVI, all’oscuro della gravità della situazione, fu costretto a riconoscere la nuova realtà politica, portando alla convocazione dell’Assemblea Nazionale e alla stesura della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. Prese di fatto il via alla Rivoluzione Francese, un periodo di tumulti che portarono alla fine della monarchia assoluta nel Paese, all’affermazione degli ideali rivoluzionari “Liberté, Égalité, Fraternité”, all’istituzione della Repubblica e della Costituzione del 1791 e, nel lungo periodo, all’adozione di ordinamenti di stato liberale e democratico in Europa: di fatto, questo evento ha segnato la fine dell’epoca moderna e l’inizio di quella contemporanea.
Quali sono i simboli di questa Festa Nazionale? Il tricolore francese non è un caso: il blu e il rosso erano i colori della città di Parigi, mentre il bianco simboleggiava la monarchia. Riunirli su una stessa bandiera significava, almeno nelle intenzioni, unire popolo e re sotto una nuova idea di nazione. La Marseillaise, inno nazionale, in occasione delle celebrazioni per la Festa Nazionale, viene intonata con una partecipazione che raramente trova equivalenti in altre feste europee. Diversi ricercatori hanno evidenziato la dimensione quasi “rituale” di queste pratiche, che non si esauriscono in un semplice atto civico. Il momento dove i simboli e la festa raggiungono l’apice è la parata militare sugli Champs-Élysées. Nel corso degli anni la parata ha subito alcune modifiche, soprattutto per ragioni di sicurezza o in risposta a eventi internazionali, ma il suo significato resta invariato: rendere omaggio a chi ha servito lo Stato e ricordare che la libertà non è mai stata, né sarà mai, un dato acquisito per sempre. La sera del 14 luglio la Torre Eiffel si trasforma in palcoscenico per uno degli spettacoli pirotecnici più impressionanti d’Europa. Migliaia di persone si riversano lungo la Senna e nei parchi circostanti, aspettando che il cielo si illumini.
Il 14 luglio resta una giornata in cui, almeno per un attimo, la Francia si racconta a se stessa e al mondo, sospesa fra ricordo e desiderio, fra rito e innovazione. Il nucleo profondo della condivisione è forse il vero segreto della longevità della festa e del senso di rivoluzione che fa sentire tutti uniti sotto la bandiera francese. Fondamentale anche la sfera familiare e la connessione con la comunità che genera questa festa: Lo scambio di piccoli doni a tema patriottico – spille, cartoline, decorazioni artigianali – è diffuso soprattutto tra i bambini e i nonni: un gesto semplice, ma che contribuisce a rafforzare l’idea di una memoria condivisa e partecipata. Sorprende notare come, anche nelle famiglie con origini straniere, il 14 luglio sia spesso sentito come un momento di integrazione: un’occasione per sentirsi parte della comunità.