
“Una scena terribile che ha colpito molto l’equipaggio: decine di cadaveri ammassati nella stiva, le donne che piangevano i loro uomini”. Così il capitano di fregata Massimo Tozzi, ha descritto la tragedia che si è consumata oggi nel Canale di Sicilia. Tozzi – che ha coordinato e diretto le operazioni di recupero, ha detto: “Ne abbiamo recuperati 8, ora proseguiremo nel trasbordo dei corpi, ma sono ammassati uno sull’altro e il numero esatto ancora non è chiaro. Potrebbero esserci anche bambini”.
A distanza di poche ore le cifre della tragedia si sono fatti più chiari: i migranti sull’imbarcazione erano 312. A bordo c’erano anche circa 40 cadaveri, morti per soffocamento. Tra i superstiti assistiti dal pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi anche 45 donne e tre minori.
I cadaveri dei migranti trovati a bordo del barcone erano stipati e chiusi nella stiva. Adesso le autorità dovranno accertare se le vittime sono morte per il caldo o per i fumi del motore del barcone. Intanto sono ancora in corso le operazioni di trasbordo dei migranti sopravvissuti dal barcone alla nave della Marina Militare.