A informare le autorità della presenza di un motopeschereccio in avaria sarebbe stata una chiamata satellitare alla Capitaneria di Porto di Catania la quale – messa al corrente della situazione – ha contattato la sede del Comando Generale a Roma, da cui è partito l’ordine di prestare soccorso. In attesa dell’arrivo in zona di unità meglio attrezzate, il Comando della Guardia Costiera ha dirottato verso il motopeschereccio la Dignity One, una nave di Medici senza frontiere, e la Le Niamh, una nave della Marina militare irlandese.
Stando alla versione riportata dalle fonti, la prima a giungere nei pressi del barcone è stata la nave irlandese che, alla vista del motopeschereccio, ha calato in mare un paio di lance di salvataggio. Mentre i soccorsi si stavano avvicinando, dal ponte della Le Niamh i marinai hanno assistito al ribaltamento del barcone dei migranti che – stando alle testimonianze – si sarebbero ammassati su un fianco dell’imbarcazione con la speranza di essere tratti in salvo per primi. Ciò avrebbe provocato un forte squilibrio e l’inevitabile rovesciamento dello scafo. Sul posto, oltre alle due navi già citate, è giunto il Phoenix, una nave di soccorso del Moas (Migrant Offshore Aid Station), nave Fiorillo della Guardia Costiera e il mercantile Barnon Argos. La Marina Militare sta contribuendo al soccorso con due navi prossime all’arrivo nella zona del rovesciamento.
Davide Lazzini
5 agosto 2015