La Corte tarantina ha condannato Cosima, Michele e Sabrina al risarcimento dei danni alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana. In attesa che venga istituito apposito dibattimento per quantificare la somma da risarcire, i giudici hanno stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah e di 30mila euro per il fratello Claudio.
Sempre nell’ambito del processo, i giudici hanno condannato a 6 anni ciascuno anche Carmine Misseri e Cosimo Cosma per concorso in soppressione di cadavere. 2 anni inflitti pure all’ex difensore di Sabrina, Vito Russo, per intralcio alla giustizia mentre per i 3 fiancheggiatori la Corte ha stabilito un anno di reclusione ciascuno ad Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano e 16 mesi a Giuseppe Nigro, con pena sospesa.
Soddisfazione – se così la si può definire – da parte di Concetta Serrano, madre di Sarah e sorella di Cosima: “Chi uccide merita l’ergastolo. Speravo in questo, chi uccide merita questo” ha ripetuto più volte ai giornalisti, ringraziando anche i Pm, la Corte e il legale di parte Walter Biscotti, che ha ricordato: “Non ha vinto nessuno perché Concetta, Giacomo e Claudio hanno perso una figlia e una sorella”.
Davide Lazzini
28 luglio 2015