A seguito di tale vicenda, l’agente che aprì il fuoco contro Giuliani – l’ausiliario Mario Placanica, in congedo dal 2005 – fu indagato per omicidio ma la Corte lo prosciolse per legittima difesa e uso legittimo delle armi: chiara, secondo i giudici, l’intenzione di Giuliani di voler offendere l’agente con l’estintore che stringeva tra le mani.
In ricordo del ragazzo è sorto un monumento ma il Coisp proprio non lo vuole ed ha avviato una raccolta firme su Avaaz affinché venga rimosso: “Vogliamo sapere, quale valore, quale ideale, quale sacrificio rappresenta nella memoria del Paese il giovane Carlo Giuliani. Vogliamo una spiegazione dalle Istituzioni genovesi di come si sia giunti a posizionare un monumento di granito con una targa dedicata a lui, in piazza Alimonda, a Genova, onorandolo a seguito della sua morte, avvenuta durante gli scontri gravissimi del G8 del 2001 mentre con un estintore si stava scagliando contro dei carabinieri. Riteniamo che i cittadini, oltre che le Forze dell’Ordine, abbiano bisogno di risposte chiare e dirette, affinché si sappia quali pensieri passano nelle menti di chi ricopre incarichi istituzionali e quale genere di considerazione abbiano per le Forze di Polizia, che genere di rispetto abbiano per la legalità e quanto conti per loro la sicurezza dei cittadini”.
Sono circa 9900 le firme già raccolte per far rimuovere la struttura, che secondo il Coisp è deleteria “perché bisogna EVITARE che il posizionamento di un monumento alla memoria di Carlo Giuliani, morto mentre con un ‘estintore’ stava attaccando dei Carabinieri durante gli scontri accaduti a Genova il 20 luglio 2001 durante il G8, significa onorare una persona che in Piazza Alimonda partecipava – insieme ad altri – all’aggressione contro un appartenente alle Forze dell’Ordine che era in pericolo di vita”.
Davide Lazzini
10 luglio 2015