Il Comitato, riunitosi lunedi e martedi a Bruxelles, ha approvato le misure rafforzate, proposte dalla Commissione europea, per impedire la diffusione del batterio Xylella fastidiosa. I nuovi dettami impongono agli Stati membri di notificare nuovi focolai, di effettuare indagini ufficiali e di delimitare “rapidamente” le zone colpite. Il Comitato ha deciso di agire in modo diverso a seconda della tipologia di area in questione: nel Nord della Puglia gli interventi saranno più marcati mentre a Sud della regione l’azione sarà meno incisiva. Queste le diverse tipologie di zona individuate:
Zona di eradicazione: Riguarda le aree a Nord della Puglia, in particolare ad Orio, in cui è previsto l’abbattimento di tutti gli alberi affetti da Xylella e di tutte le piante ospiti, sane o malate, nel raggio di 100 metri da ogni ulivo infetto. Il Comitato ha specificato che in futuro la zona di eradicazione potrebbe estendersi a qualsiasi altra località in cui si sviluppasse un nuovo focolaio.
Zona di sorveglianza: è una fascia di 30 km adiacente – a Nord – alla provincia Lecce in cui verrà effettuato un monitoraggio continuo per verificare l’eventuale comparsa della Xyella.
Zona di precauzione: riguarda la fascia di confine di 20 km nel Nord della provincia di Lecce che va da Brindisi a Taranto. E’ parte della zona di contenimento. In essa è prevista l’eradicazione di tutti gli ulivi malati e test sulle piante ospiti nel raggio di 100 metri.
Zona di contenimento: interessa – scendendo verso Sud – la provincia leccese; in essa l’eradicazione è prevista solo per gli ulivi malati in un raggio di 200 metri dai vivai e in prossimità di siti con alberi di particolare valore culturale, sociale o scientifico. La decisione su come procedere spetterà alle autorità locali.
Oltre alla creazione di diverse tipologie di zone, il Comitato ha posto anche alcuni limiti all’import export di piante: stop alle importazioni delle piante ospiti della Xylella dai paesi terzi e bando totale per le quelle di caffè provenienti da Honduras e Costa Rica. Bando o applicazione di rigidissime condizioni per la movimentazione verso l’Ue di piante (circa 150 specie, vite inclusa) dalle zone in cui è presente la Xylella.
Nella pagina Facebook ‘Ulivi del Salento, NO all’eradicazione’ è contenuta parte della protesta contro la decisione presa in ambito comunitario; nei post della pagina si parla di “campagna criminale fondata su torbidi interessi” e di “Decisione Ue criminale”. Per manifestare ancora una volta il rifiuto di questa politica di abbattimento quasi indiscriminato, Il Comitato ‘Difendiamo gli ulivi – Squinzano’ ha organizzato un nuovo incontro dal titolo ‘Xylella: cos’è, come affrontarla, come reagire’ che si terrà il prossimo 3 maggio e a cui prenderanno parte l’agronomo Giuseppe Vergoni, Luigi Russo di ‘Spazi Popolari’ e il perito agrario Andrea Andreasani.
Davide Lazzini
30 aprile 2015