
“Poco più di un mese fa, il 25 novembre – ha detto il commissario del noto ospedale romano – ci interrogavamo sulla sorte di questo straordinario medico. Da allora non vi nascondo che abbiamo passato momenti duri, e oggi con soddisfazione e orgoglio possiamo annunciare ufficialmente la guarigione del paziente.”
Alla conferenza era presente anche il paziente che, accolto da un grande applauso, ha dimostrato, nonostante la commozione, enorme gratitudine nei confronti di tutti coloro che si sono occupati del suo caso. Ricordando i momenti di grande dolore, il 26 novembre, in una lettera indirizzata a Repubblica, il medico scrisse: “Non credo di essere un ‘eroe’ ma so per certo di non essere un ‘untore’: sono solo un soldato che si è ferito nella lotta contro un nemico spietato”. Da queste parole è chiaro comprendere quanto sia stata importante la forza di volontà che ha dimostrato anche nei momenti più bui il medico di Emergengy. Riconoscimenti giunti da tutto il mondo sono arrivati al nostro connazionale; inoltre è stato ricordato persino dal Presidente Napolitano durante il discorso di fine anno: “Il Paese deve valorizzare simili personalità”.
Mirko Olivieri
2 gennaio 2015
2 gennaio 2015