La vicenda risale al 29 novembre del 2010, quando una donna suona al campanello della signora Teresa, domandandole se può entrare, mentre a poca distanza dall’abitazione un uomo attendeva la complice in macchina. La nonnina acconsente alla richiesta, anche se un po’ dubbiosa, poi però si accorge che l’uomo decide di raggiungere la donna, così si dirige verso il garage sul retro gridando aiuto. Immediatamente, la donna fugge rintanandosi all’interno dell’abitacolo dell’auto, seguita con passo deciso dalla signora Teresa, che per tutta risposta cerca di farla uscire strattonandola per un braccio.
Subito dopo, anche l’uomo lascia l’appartamento della nonnina, portandosi via un prezioso cofanetto con dentro i gioielli di famiglia, dimenticandosi però il suo cellulare sul comodino della camera da letto della signora Teresa. Grazie a questa sbadataggine, i carabinieri avviano le ricerche del malvivente, lo individuano, e con la definitiva testimonianza della nonnina resa dopo tre anni, lo condannano a scontare la sua punizione.
di Selene Virdò
26 giugno 2013