Entriamo nel vivo della competizione. I David di Donatello sono i nostri Oscar, quindi non dobbiamo stupirci che si tifino i film come se fossero squadre di calcio.
L’entusiasmo ci agguanta a ogni nomination e si spera che vinca il proprio favorito, così come si spera che la squadra del cuore vinca lo scudetto. Chi ama lo sport e lo segue sa il batticuore, l’adrenalina che sale e il fiatone che pervade i tifosi quando si avvicina il momento del fischio finale.
E noi ci siamo quasi. L’Academy assegnerà il David di Donatello il 18 aprile.
Due sono i film che la fanno da padrone.

16 nominations per il popolarissimo Lo chiamavano Jeeg Robot, il film che ha stupito tutti per il suo genere, così di moda all’estero ma raro che venga prodotto in Italia. Per premiare questo trionfo, sarà ridistribuito a livello nazionale dal 21 aprile. Gabriele Mainetti è alla sua opera prima ma non è nuovo nel campo. I fan dei comics lo avevano già adocchiato nel 2008 quando aveva diretto un cortometraggio intitolato Basette, omaggio al mitico Lupin III. E sono tre le nominations per lui: miglior regista esordiente, miglior produttore e miglior musicista. Nella scuderia di Jeeg Robot, c’è aria di David.
Miglior regista esordiente – GABRIELE MAINETTI
Migliore sceneggiatura – NICOLA GUAGLIANONE – MENOTTI
Migliore produttore – GABRIELE MAINETTI per GOON FILMS, con RAI CINEMA
Migliore attrice protagonista – ILENIA PASTORELLI
Migliore attore protagonista – CLAUDIO SANTAMARIA
Migliore attrice non protagonista – ANTONIA TRUPPO
Migliore attore non protagonista – LUCA MARINELLI
Migliore autore della fotografia – MICHELE D’ATTANASIO
Migliore musicista – MICHELE BRAGA – GABRIELE MAINETTI
Migliore scenografo – MASSIMILIANO STURIALE
Migliore costumista – MARY MONTALTO
Migliore truccatore – GIULIO PEZZA
Migliore acconciatore – ANGELO VANNELLA
Migliore montatore – ANDREA MAGUO con la collaborazione di FEDERICO CONFORTI
Miglior fonico di presa diretta – VALENTINO GIANNì
Migliori effetti digitali – CHROMATICA
16 nominations anche per Non essere cattivo, terzo e ultimo film di Claudio Caligari, morto il 26 maggio 2015. Il regista, nato come documentarista, riesce a completare una sua ipotetica trilogia che chiude proprio con questo film. Commovente è stata la lettera aperta a Martin Scorsese da parte di Valerio Mastrandrea per consentire che il film di Caligari potesse essere prodotto.
« Caro Martino, ti scrivo per una ragione semplice. Tu ami profondamente il Cinema. In Italia c’è un Regista che ama il Cinema quanto te. Forse anche più di te. Certo non basta amarlo per farlo bene, il Cinema, ma questo signore prossimo ai 70 ha avuto poche opportunità per dimostrare il suo valore. Quando le ha avute, lo ha fatto. La sua filmografia fai presto a leggerla: Amore tossico, ’83, L’odore della notte, ‘98. Ti scrivo perché, dopo tanti anni di “resistenza umana” alla vita, a questo mestiere e alle sue dinamiche, questo signore ha avuto il coraggio di scrivere un nuovo copione, e di provare a girare un nuovo film. Da circa due anni un gruppo di amici di cui faccio parte lo sta supportando muovendosi nei meandri delle istituzioni e delle produzioni grandi e piccole ottenendo piccoli risultati ma importanti. Attorno a questo film si è creata un’atmosfera molto rara. In tanti lo vogliono fare per rispetto di questo signore e del più alto senso del Cinema e di chi vive per il Cinema. Molte delle eccellenze del nostro settore, hanno espresso la volontà di lavorare gratuitamente o di entrare in partecipazione. Ora, se starai ancora leggendo, ti chiederai «allora perché non riuscite a metterlo in piedi?» La risposta a questa legittima domanda ti obbligherebbe a un’altra domanda: «Ma è così difficile fare i film in Italia?»” Questo è un altro discorso. Più lungo e più maledettamente ovvio, almeno per noi.
Caro Martino questa mia lettera è solo un tentativo che va ad aggiungersi alle centinaia che abbiamo fatto in questi due anni. Non riusciamo a raggiungere una cifra tale per mettere questo signore sul set: che è il suo luogo naturale. Ho pensato: questo signore parla e cita Martino come se fosse un suo compagno di scuola. Conosce il Cinema e soprattutto quello di Martino come lo avessero fatto assieme. A noi mancano tanti soldi per fare questo film. È piccolo ma ne mancano ancora tanti, anche per quel piccolo. Allora io chiedo a Martino di leggere il copione e di guardarsi Amore tossico. Spero che Martino lo faccia, si innamori del Cinema di questo signore e venga qui a conoscerlo, pronto a produrre il suo film insieme a noi che siamo la sua piccola banda che il Cinema lo ama e lo detesta forse per quanto lo ama. Spero che Martino non si offenda per come lo chiamo ma è questo signore che lo chiama sempre così. Ecco, questo ho pensato e questo spero. E anche se questa lettera sarà tradotta e con la traduzione forse si perderà la commozione con cui è stata scritta, sarà stato un altro tentativo a cui ne seguiranno altri magari ancora più folli. Perché il Cinema di questo signore, Claudio Caligari, merita più di quanto è stato fino a oggi. E perché lo ripeto, quanto lo ama Claudio, il Cinema, forse neanche tu, Martino. A nome della Crew di Non essere Cattivo ti ringrazio per l’attenzione. » (Il Messaggero, 3 ottobre 2014)
Miglior Film – NON ESSERE CATTIVO
Miglior regista – CLAUDIO CALIGARI
Migliore sceneggiatura – CLAUDIO CALIGARI, GIORDANO MEACCI, FRANCESCA SERAFINI
Migliore produttore – BOGNA, S. ISOLA E V. MASTANDREA PER KIMERAFILM, RAI CINEMA E TAODUE FILM, PROD.ASSOCIATO P.O VALSECCHI, IN COLLABORAZIONE CON LEONE FILM GROUP
Migliore attore protagonista – ALESSANDRO BORGHI
Miglior attore protagonista – LUCA MARINELLI
Migliore attrice non protagonista – ELISABETTA DE VITO
Migliore autore della fotografia – MAURIZIO CALVESI
Migliore musicista – PAOLO VIVALDI – con la collaborazione di ALESSANDRO SARTINI
Miglior canzone originale – “A CUOR LEGGERO”, musica, testi e interpretazione di RICCARDO SINIGALLIA
Migliore scenografo – GIADA CALABRIA
Migliore costumista – CHIARA FERRANTINI
Migliore truccatore – LIDIA MINI’
Migliore acconciatore – SHARIM SABATINI
Miglior fonico di presa diretta – ANGELO BONANNI
David Giovani – NON ESSERE CATTIVO di CLAUDIO CALIGARI
Una nota particolare. Luca Marinelli gareggia per entrambi i film. Tra le nomination come attore non protagonista in Lo chiamavano Jeeg Robot e come attore protagonista in Non essere cattivo.