Le opere di questo pittore e incisore olandese verranno mostrate agli occhi degli spettatori nella loro interezza, in molte sale cinematografiche italiane, in un’unica data: martedì 10 febbraio 2015. In questa serata il cinema permetterà a tutti gli amanti di Rembrandt di ammirare i suoi quadri, soprattutto quelli dei suoi ultimi anni. L’idea parte da un tour della mostra d’arte “Rembrandt: The Late Works”, la quale è oggi ospitata nelle due prestigiose sedi della National Gallery di Londra e del Rijksmuseum di Amsterdam; così lo spettatore seduto sulla poltrona rossa del cinema si sente davvero catapultato in questi musei e può vedere da vicino i volti potenti, commoventi e rivoluzionari dipinti dal pittore. In questo tour sarà la voce narrante e fuori campo del pluripremiato attore Robert Lindsay, che non solo vi guiderà alla scoperta e alla spiegazione di questi dipinti, ma inoltre effettuerà step by step alcune interviste alla curatrice della mostra Betsy Wieseman e al curatore della ricerca presso il museo di Amsterdam, Jonathan Bikker. Così potrete ammirare e comprendere meglio quali fossero i messaggi delle opere di Rembrandt, cosa celassero davvero i suoi chiaro scuri e la serie di autoritratti: insomma, ogni vostra curiosità sull’artista verrà quasi sicuramente soddisfatta.
La decisione di dedicare una mostra agli ultimi anni della vita artistica di Rembrandt è legata all’intento di voler dimostrare come questo straordinario artista fosse sì pieno di energia e passione nella sue prime opere, ma gli appassionati noteranno come fosse altrettanto creativo e desideroso di sperimentare e mettersi alla prova anche negli ultimi periodi della sua attività come pittore. La possibilità di assistere a questo cambiamento, legato anche indiscutibilmente alla vita privata di Rembrandt, con i propri occhi potrà creare la sensazione di leggere l’autobiografia di quest’uomo, raccontata da una voce esterna che riuscirà sicuramente a rendere il senso di ogni opera, di ogni singola pennellata.
Nexo Digital, in collaborazione con due dei musei più importanti di tutta l’Europa, permette ancora una volta di assistere a un’esperienza unica, che forse anni fa non sarebbe stata nemmeno considerata e pensata. Un esempio di come, a volte, il moderno e l’àgèe possano convivere perfettamente in sintonia.
Rebecca Cauda
28 gennaio 2015