Nei giorni precedenti alla 97ª edizione dei premi Oscar, tenutasi lo scorso 2 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles, una candidata in particolare ha fatto parlare di sé. Stiamo parlando di Karla Sofia Gascon, candidata al premio di miglior attrice protagonista per il film Emilia Perez. Il film, del regista francese Jacques Audiard, è un musical che mette insieme il classico melodramma messicano con i cartelli della droga, nel quale a un avvocato messicano viene offerto un lavoro insolito: aiutare un famigerato boss di un cartello ad andare in pensione e a vivere una vita da donna, realizzando così un desiderio che coltivava da tempo. A interpretare la protagonista è appunto Karla Sofia Gascon, attrice spagnola, che, proprio mentre Hollywood sembrava volerla consacrare come la prima donna transgender premiata agli Oscar, è stata travolta da un uragano di polemiche scaturite dalla riesumazione di suoi vecchi tweet pubblicati tra il 2016 e il 2021. A riportare alla luce i tweet in questione è stata la giornalista canadese Sara Hagi, che ha condiviso su X gli screenshot di una decina di post dell’attrice. Sono emersi tweet sul caso George Floyd, nei quali l’attrice affermava: “Penso davvero che a pochissime persone importasse di George Floyd, un truffatore tossicodipendente, ma la sua morte ha dimostrato ancora una volta che ci sono persone che considerano ancora i neri scimmie senza diritti e considerano i poliziotti assassini. Si sbagliano tutti.” In un post del 2021,invece, Gascón scriveva: “Sono così stufo di tutta questa merda, dell’Islam, del cristianesimo, del cattolicesimo e di tutte le fottute credenze degli idioti che violano i diritti umani”, mentre in merito alla cerimonia degli Oscar tenutasi nel 2021 “Gli Oscar sembrano sempre più una cerimonia per film indipendenti e di protesta, non sapevo se stavo guardando un festival afro coreano, una manifestazione di Black Lives Matter o l’8M”, ha scritto Gascón. “A parte questo, un brutto, brutto gala.” 1 Karla Sofía Gascón: da favorita ad emarginata in pochi giorni. Insomma, tweet riguardanti temi delicati che le sono costati la reputazione e che ci portano a interrogarci ancora una volta sul tanto dibattuto tema della libertà di parola: Esiste un limite? Se sì, chi ha il diritto di stabilirlo? In unʼintervista con la CNN, la Gascón, in lacrime, ha affermato: «Non posso ritirarmi da una nomination allʼOscar perché non ho commesso alcun crimine, né ho fatto del male a nessuno. Non sono razzista né niente di ciò che tutte queste persone hanno cercato di far credere». Sui social, poi, afferma di aver sempre difeso le minoranze e accusa di essere vittima della cancel culture. Il risultato della serata ha confermato gli ultimi pronostici: Karla Sofia Gascon non ha vinto alcun premio, e ancora una volta il merito è stato probabilmente offuscato da giudizi che poco hanno a che vedere con il lavoro svolto dall’attrice. Sicuramente viene da domandarsi cosa sarebbe accaduto se le cose fossero andate diversamente.
Karla Sofía Gascón: da favorita ad emarginata in pochi giorni
