Il corteo, partito da piazza Garibaldi ha attraversato il centro cittadino per poi terminare il lungo percorso davanti alla sede della Regione Campania, in via S. Lucia. Numerosi gli striscioni e gli slogans con messaggi indirizzati soprattutto alle Istituzioni, Miur e alle multinazionali che sono i veri responsabili dello sfascio del mondo della scuola.
“Siamo oggi in piazza per rivendicare i nostri diritti, per migliorare la scuola e combattere tutte le forme di sfruttamento nelle forme di alternanza scuola lavoro, contro i fondi non garantiti alla scuola e alle Università e l’edilizia. Paghiamo tutto. Questo non è giusto. Certamente ci saranno altre proteste. Andremo avanti con la protesta fino a quando non avremo i nostri diritti – ci ha Pietro Preda, aderente all’Uds.
“Per i progetti studenteschi, la Regione non caccia un euro. Le scuole aperte di pomeriggio sono in realtà chiuse. Il diritto allo studio, che gli studenti hanno portato avanti anni fa, è stato cancellato. Paghiamo libri, alloggi, mense trasporti e perfino la carta. Le promesse sono rimaste tali” – ha precisato Maria Laura, dietro ad uno striscione.
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