“La volontà di adottare questi strumenti salvavita – ha detto Ramaglia – è un passo per migliorare la qualità della vita di chi sceglie di muoversi con i mezzi pubblici”
Con questo progetto – ha spiegato Formisano, Napoli si avvicina alla altre grandi città europee. Migliorare il livello di sicurezza dei passeggeri, pensando alla loro salute è una priorità delle istituzioni cittadine e dell’Azienda Anm”. Nel 2014 in città, tra mezzi pubblici, funicolari e metrò 3 persone hanno perso la vita, altre 120 hanno registrato preoccupanti malori e 70 sono state le chiamate al 118. I primi 10 defibrillatori semiautomatici verranno installati nelle stazioni della Metropolitana 1 di Garibaldi, Vanvitelli, Museo,Toledo, Piscinola, Chiaiano, nelle stazioni della Funicolare centrale e di Montesanto, nei pressi della capolinea bus di via Brin e il parcheggio del Centro Direzionale. Il corso sull’uso del defibrillatore è previsto per 250 unità operative scelte tra il personale operativo Anm, su disposizione dell’azienda trasporti e dell’associazione ONLUS.
L. R. – redazione Napoli
11 aprile 2015