“La Regione Basilicata – ha affermato il presidente Marcello Pittella – ha inteso istituire il reddito minimo di inserimento per aiutare le fasce deboli. L’obiettivo non è fare della mera assistenza, ma favorire l’integrazione e affrontare in maniera strutturata ed organica il problema della povertà e del disagio sociale”.
Le risorse stanziate per realizzare questa misura ammontano a 7,7 milioni euro.
I bandi sono rivolti a due precise categorie di disoccupati: a coloro che hanno perso il lavoro e a chi non è mai riuscito a trovarlo.
Nella prima categoria sono compresi coloro che sono fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga e coloro che hanno perso il beneficio degli ammortizzatori sociali per effetto del decreto Poletti. È necessario essere maggiorenni, residenti in Basilicata e avere un ISEE inferiore a 15 mila e 500 euro.
Nella seconda categoria,, oltre alla maggiore età e alla residenza in Basilicata da almeno due anni, occorre avere uno stato di disoccupazione e inoccupazione da non meno di 24 mesi oppure essere disoccupati ed inoccupati da almeno 12 mesi e soddisfare uno dei seguenti criteri: non essere in possesso di un diploma di scuola superiore, aver più di cinquant’anni e appartenere ad un nucleo familiare monoreddito. In ogni caso l’ISEE deve essere inferiore a 9000 euro.
Giuseppe Ferrara
31 luglio 2015