Martedì Donald Trump, vincitore delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, ha annunciato che il miliardario Elon Musk avrà un ruolo nel suo prossimo governo: sarà a capo di un nuovo ente con compiti di consulenza riguardo al taglio delle spese delle agenzie federali. Trump ha detto che l’ente sarà chiamato “dipartimento per l’efficienza del governo”, ma non sarà un dipartimento vero e proprio, cioè un ministero, la cui istituzione dovrebbe essere approvata dal Congresso. L’acronimo del dipartimento in inglese è DOGE, un riferimento a una criptovaluta nata per scherzo di cui Musk era stato un sostenitore.
Musk, che è tra le altre cose il proprietario di Tesla e del social network X (Twitter), nei mesi scorsi era stato uno dei principali sostenitori della campagna elettorale di Trump: aveva istituito un Super PAC, cioè un’organizzazione che consente di fare ingenti donazioni ai candidati evitando alcune delle regole più rigide sulla rendicontazione delle donazioni politiche, in cui si stima abbia investito circa 200 milioni di dollari.
L’abbandono di X da parte di testate giornalistiche e personalità influenti
Sono sempre di più i vip e personaggi celebri che stanno lasciando X dopo le elezioni di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America e la sua scelta di affidare a Elon Musk, patron del social network, il dipartimento per l’Efficienza governativa. Il primo è stato lo storico quotidiano della sinistra britannica, il Guardian, poi lo hanno seguito celebrità internazionali e anche italiane. Anche diverse istituzioni culturali hanno preso questa decisione, come il Festival di Berlino che ha annunciato l’addio pochi giorni fa. Negli Usa i fan di Taylor Swift, in aperta polemica con Trump durante tutta la campagna elettorale, hanno traslocato in massa sulla piattaforma Bluesky. Come loro diverse star hanno disattivato il loro account, ultima Jamie Lee Curtis.
La protesta anti-Musk cresce anche in Italia
Anche in Italia c’è chi ha deciso di eliminare X dopo le esternazioni di Elon Musk sui giudici italiani in merito ai trattenimenti di migranti in Albania. In particolare dopo le parole di Musk sui giudici del tribunale di Roma che hanno sospeso la convalida del trattenimento per sette migranti portati in Albania, che hanno provocato la reazione del presidente Sergio Mattarella, sono diversi i personaggi dello spettacolo che hanno deciso di dire basta. Dopo le parole su X di Musk, che a commento di un post per le decisioni sui trattenimenti dei migranti in Albania aveva scritto che “i giudici italiani se ne devono andare”, il capo dello Stato Mattarella ha rivendicato l’autonomia del nostro Paese, scrivendo che, innanzitutto, “L’Italia sa badare a se stessa” e che “Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”.
La polemica ha scatenato immediate reazioni nel panorama politico italiano. “Ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica”, afferma, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il vicepremier Matteo Salvini si è schierato dalla parte di Musk, ricordando la sua vicenda giudiziaria, mentre le opposizioni hanno applaudito l’intervento di Mattarella. Angelo Bonelli, parlamentare di Alleanza verdi e sinistra, ha espresso preoccupazione per “il potere di condizionamento che Musk esercita sulle democrazie”.