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Ddl concorrenza: Mattarella proroga la legge

Il Capo dello Stato manifesta perplessità sulla proroga delle concessioni: necessarie ulteriori proposte di Governo e Parlamento

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 30 dicembre 2023, ha promulgato la legge per il mercato e la concorrenza, inviata il 2 gennaio 2024 al Presidente del Senato Ignazio La Russa, al Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana e al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Si è trattata di una consultazione imprescindibile, dovuta ai dubbi e alle osservazioni sollevate dallo stesso Capo dello Stato che ha evidenziato come vi siano “dei profili di contrasto con il diritto europeo”, motivo per cui risultano “indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento”. 

L’attenzione ricade in maniera preponderante sull’articolo 11 della legge, che disciplina l’assegnazione di concessioni per il commercio su aree pubbliche. In questo caso, emerge anche la proroga automatica delle concessioni in essere, fissata per un periodo estremamente lungo, cosa che genera un’incompatibilità con i principi presentati dalla Corte di Giustizia, dalla Corte costituzionale, dalla giurisprudenza amministrativa e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di apertura al mercato dei servizi. Esitazioni affini sorgono per le cosiddette “concessioni demaniali marittime” regolamentate dal “decreto Milleproroghe 2022”; il Presidente della Repubblica scrive come ciò sia stato “oggetto di una mia precedente lettera del 24 febbraio 2023, inviata ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio dei ministri, ove evidenziavo i profili di contrasto di quella disciplina con il diritto europeo e, quindi, con il dettato costituzionale”

La considerazione espressa dalla Lega risulta essere di fondamentale importanza, considerando soprattutto l’attenzione posta dallo stesso Matteo Salvini al settore balneare. Il leader del partito, infatti, ha affermato come la Lega sia “impegnata, come da anni anche in questi giorni, per garantire diritti e futuro alle migliaia di lavoratori e imprenditori del commercio ambulante e del settore balneare”. Ci si aspetta, pertanto, un impegno attivo del suo partito per garantire un futuro a balneari e alle loro famiglie. 

La Corte di Giustizia europea e il Consiglio di Stato hanno emanato una sentenza in cui non vi è più la possibilità di prorogare le concessioni in maniera automatica. Nel frattempo, la Commissione europea ha avviato la procedura di infrazione contro l’Italia a causa della firma del decreto Milleproroghe approvato dal governo Meloni il 29 dicembre 2022. Un decreto che rappresenta un rinnovo automatico delle concessioni e uno slittamento della deadline di un anno per la messa a gara, ponendosi in una posizione di contrasto con la direttiva europea Bolkestein sulle gare pubbliche per le concessioni di demanio marittimo. L’Italia avrà solamente due mesi per rispondere e adeguarsi alle norme.

Il Ddl concorrenza, approvato con 79 voti favorevoli, 57 contrari e 6 astenuti, regolamenta materie come il commercio al dettaglio, il settore energetico, la sanità e la tutela dei consumatori. Sono emerse delle novità di grandissima rilevanza per quanto concerne la nuova disciplina per il commercio ambulante, secondo cui vi è l’introduzione di procedure molto più selettive per l’assegnazione delle aree pubbliche e dove la concessione ha una durata massima di 10 anni, cadenza che può giungere ad un massimo di 12 anni. Un’ulteriore novità riguarda il settore dell’energia, per cui il Ddl introduce, per favorire il risparmio energetico, l’utilizzo di contatori intelligenti della rete elettrica. Un’iniziativa, quest’ultima, che verrà promossa e portata avanti dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con ARERA con campagne informative e programmi di formazione sia per imprese che per consumatori, proprio per evidenziare il vantaggio dei contatori intelligenti. L’interesse, invece, per la tutela del consumatore esamina i contratti conclusi per telefono, che detengono validità solamente nel momento in cui il consumatore esplicita di aver ricevuto la documentazione e il tacito rinnovo. Il contratto per tacito rinnovo prevede, secondo le novità introdotte, che il consumatore riceva almeno trenta giorni prima l’avviso di scadenza del contratto, altrimenti può attuare un recesso in qualsiasi momento e senza spese.

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