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Il colpo di calore di Bonelli, prova tangibile del cambiamento climatico

bonelli

Diciamocelo, con questa abile mossa il sinistro Bonelli è riuscito a convincere anche i più scettici che il cambiamento climatico è vivo (e lotta insieme a noi).

Perché è indubbio a tutti, senza necessità di una perizia medica o psichiatrica, che solo un colpo di calore può portare alla brillante idea di proporre il “reato di negazionismo climatico”.

Già me le immagino le corti di giustizia intasate da contenziosi in cui un vicino accusa l’altro perché lo ha sentito dire chiaramente che “non fa poi così caldo”. E giù di querela per negazionismo climatico.

Fa impressione persino scriverlo.

Colpo di calore, o colpo da maestro? Ai posteri l”ardua sentenza. 

Quello che ad oggi invece già possiamo senza dubbio affermare è, fuor di battuta, quanto certi sinistri (!) presagi altro non siano che l’esplicitazione più forte della violenza latente che si cela (e nemmeno troppo bene) dietro certi giochi della politica e dei poteri. Con la messa all’indice di qualsiasi dissenting opinion. Se questa proposta di legge dovesse mai passare, da lì in avanti varrebbe tutto. 

Prima la pandemia con le pubbliche richieste di abiura ai “negazionisti del Covid” senza le quali nei Talk show agli interlocutori non veniva concessa parola, poi un timido accenno di negazionismo anche per il conflitto Russo-Ucraino (ma lì non ha attecchito, direi) e adesso persino il negazionismo climatico.

Questi personaggi all’epoca avrebbero tacciato come “negazionista” pure Niccolò Copernico.

Ci eravamo soffermati solo qualche giorno fa a riflettere su quanto l’uso del termine negazionismo sia inappropriato, e più che una definizione soggettiva indichi la mancanza di dialogo tra due parti tra le quali solo una -quella dei negazionisti appunto- viene identificata, e si argomentava che una possibile finalità di questa categorizzazione fosse appunto la messa all’indice degli appartenenti a questa pericolosa “setta” che “non ha poi così caldo” che “tac” ti parte Bonelli dall’angolo e arriva con azione aggressiva vicino alla porta tendando un goal. Non si può stare un attimo tranquilli, insomma.

Ma chissà se l’onorevole abbia coscienza che nemmeno sotto il fascismo si era arrivati a tanto? O che tanti dei disastri a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi non sono stati causati da una diversa percezione della temperature (che poi di questo stiamo parlando, e incriminare qualcuno perché si permette di non avere caldo è l’anticamera della prigionia giustificata da ogni bizzarria o capriccio di potere)ma bensì da gestioni (e quindi azioni reali) perpetrate per anni dai verdi e dalla sinistra? Qualcuno gli può ricordare la lotta alla costruzione degli invasi che nella appena trascorsa “emergenza idrica”portò all’evidenza di tutti che i vasi di raccolta dell’acqua in Italia non sono stati costruiti perché i Verdi, appunto, si sono sempre opposti? 

Il mondo non ha bisogno di essere salvato dai cambiamenti del clima. Se siamo qui dopo tanti cambiamenti climatici nei millenni è perché l’uomo sa adattarsi anche senza i soldi del PNRR. Ciò di cui questa società ha bisogno assoluto è di essere salvata dall’idiozia e dall’infamia di certi sinistroidi.

Vogliamo parlare -per fare solo uno degli ultimi esempi- delle macroscopiche carenze del pd nella gestione della regione Emilia Romagna (ma anche lì chi ha sollevato dubbi ad esempio sulla gestione della diga è subito stato minacciato di querela -la bella demokrazia di sinistra-) con tutti i danni che verosimilmente mai si ripareranno? Le strade crollate, le attività perse, le case sfollate e i morti non sono opinioni, caro Bonelli, sono fatti.

E per quei reati, chi perseguiamo?

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