In sostanza, per quanto riguarda l’anno 2013, ai 30 giorni di ferie per ogni dipendente si devono aggiungere tra i 26 e i 29 giorni di assenza, a seconda dell’Asl di riferimento. Sebbene Lazzeri precisi che non ci sia “Nessuna caccia alle streghe” ha aggiunto che “è necessario approfondire le cause di questo fenomeno”. I dati diffusi dal consigliere, membro della commissione Sanità in Regione, riguardano le assenze dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato tra il 2011 e il 2013.
Ad assentarsi maggiormente dal lavoro, per quanto riguarda la Asl 6 di Livorno, sono gli impiegati nel settore tecnico. L’aumento dei giorni di assenza più rilevante nei 3 anni sotto esame si registra invece nella Asl 10 di Firenze, struttura che ha 6396 dipendenti: dai 17,3 giorni del 2011 si è passati a 26 giorni nel 2013. Il più alto numero di assenze medie per il 2013 lo fa però registrare la Asl 1 di Massa: i 2535 dipendenti sono passati mediamente dai 26,2 giorni di assenza del 2011 ai 28,8 del 2013.
Per il consigliere, a scatenare il fenomeno potrebbe essere stata la “riorganizzazione selvaggia” della sanità messa in atto dalla Regione: per questo Lazzeri avrebbe già presentato un’interrogazione al fine di “ottenere risposte in tempi brevi” coinvolgendo anche il Centro di riferimento regionale per le criticità relazionali.
L’intervento di Lazzeri non è piaciuto al segretario provinciale della Uil-Flp Claudio Salvadori il quale ritiene che quei numeri sarebbero stati utilizzati “Come mezzi denigratori e Lazzeri non sa cosa voglia dire lavorare in corsia saltando da un reparto all’altro, seguendo numerosi pazienti e con un sovraccarico di lavoro, frutto questo dei continui tagli al personale. Deve considerare lo stress, gli infortuni. L’assenteismo è un’altra cosa, è un reato e va punito. I politici tuttavia dovrebbero frequentare di più gli ospedali per poter parlare di sanità”.
Daniela Boem, membro della segreteria provinciale degli autonomi del Fials, predica calma e invita ad evitare il termine ‘assenteismo’: “Servirebbe più chiarezza sui dati forniti da Lazzeri. Si può essere assenti dal lavoro per colpa di una malattia o di un infortunio, ma anche per aver usufruito di una delle varie forme di aspettativa previste dalla legge”. Secondo la sindacalista andrebbero scremate le assenze derivanti dalla legge 104 sull’assistenza ai familiari disabili e i congedi per malattia del figlio piccolo in quanto: “Situazioni che sul dato complessivo delle assenze possono avere un peso importante, non dimentichiamoci – chiosa – che i dipendenti dell’Asl 6 di Livorno sono per circa l’80% donne”. Nelle prossime settimane dovrebbero essere resi noti nuovi dati in merito alla questione assenze.
Davide Lazzini
27 agosto 2014