Lo studio americano ha rivelato che i social, e in particolare modo Twitter, vengono utilizzati dai jihadisti per contribuire all’indottrinamento islamico. A quanto pare, i terroristi credono molto, probabilmente senza sbagliare, che attraverso i moderni mezzi di comunicazione, i consensi intorno a loro possano aumentare in modo esponenziale: infatti, tra i risultati della ricerca, si nota che i jihadisti dedicano circa il 10% del loro tempo per questo tipo di propaganda che si sta rivelando sempre più efficace. Le zone in cui la persuasione ha avuto più consensi sono l’Iraq, la Siria e l’Arabia Saudita e i dispositivi da cui si collegano questi account sono per il 69% di Android, per il 30% di iPhone e per l’1% di BlackBerry.
Con la consapevolezza che non basti disattivare gli account legati all’Isis, da Twitter ribadiscono che intanto è stato creato un danno non indifferente alla propaganda jihadista che sta già cercando di ricostruire la “rete smantellata”.
In fine dei conti, l’organizzazione dell’Isis si è dimostrata capace di un’efficace strategia di comunicazione che ha portato al raggiungimento di diversi obiettivi tra cui la diffusione del terrore nei Paesi dell’occidente e il consolidamento del potere della Jihad.
Mirko Olivieri
8 marzo 2015