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F1 2025, pausa estiva e bilanci di metà stagione

Nel corso della attuale pausa estiva è tempo di bilanci. La stagione di Formula 1 2025 si sta dirigendo sempre più nella direzione di due protagonisti principali, Oscar Piastri e Lando Norris, e di un solo team dominante, ovvero la Mclaren per la quale corrono i due piloti appena citati. A inizio stagione si pensava a una Ferrari protagonista contro il team britannico ma la Scuderia è purtroppo incappata fin da subito in una fase di regressione prestazionale, nonostante l’arrivo di Lewis Hamilton.

Il compito di anti-Mclaren è stato quindi brevemente assunto dalla Red Bull ma sarebbe più corretto dire del suo pilota di punta Max Verstappen. Il quattro volte campione olandese è riuscito a tallonare il duo Mclaren per i primi mesi di campionato portando a casa addirittura ben due vittorie a Suzuka e Imola nonostante una Red Bull in pieno regresso tecnico e nettamente inferiore anche a Ferrari e Mercedes, come dimostra l’assoluta inconsistenza dell’apporto del secondo pilota Yuki Tsunoda. Verstappen ha fatto il possibile nonostante l’addio del progettista Adrian Newey e del più recente licenziamento dello storico team principal Christian Horner ma tutti questi cambiamenti hanno pesato molto sul calo di prestazioni della vettura, la quale ad un certo punto non è stata più in grado di reggere il ritmo delle Mclaren retrocedendo addirittura come quarta forza, posizione dalla quale sembra molto difficile riesca a risalire e dove probabilmente chiuderà la stagione a fine anno, complice anche l’interruzione della fornitura di motori Honda dal prossimo dicembre e il passaggio ai nuovi e sconosciuti motori Ford.

Un altro team che è riuscito a portare a casa una vittoria è la Mercedes, la quale ha vinto in Canada con George Russell. Il pilota inglese sta guidando benissimo, massimizzando ogni risultato nonostante una monoposto eccessivamente altalenante e decisamente fuori dai giochi per il mondiale. Incoraggianti anche i risultati del debuttante Kimi Antonelli, il quale ha conquistato il suo primo podio sempre in Canada con un terzo posto e sta dimostrando una grande velocità nonostante diversi problemi tecnici e qualche errore da debuttante che gli hanno fatto perdere punti preziosi. Nelle ultime gare è andato poco spesso a punti, probabilmente subendo la pressione mediatica come può succedere umanamente ad un ragazzo di 19 anni ma comunque Toto Wolff crede in lui.

La Ferrari, nonostante sia comunque al secondo posto in classifica, ha comunque finora deluso le aspettative. Dopo aver concluso lo scorso anno davanti alla Red Bull del campione Verstappen e in lotta fino all’ultima gara per il trofeo costruttori contro la Mclaren, ci si aspettava una annata almeno da contendenti al titolo. Così non è stato e i limiti della vettura sono stati evidenti fin dalle prime gare. Mentre in Cina Lewis Hamilton vinceva la Sprint Race, il giorno dopo nella gara vera la Scuderia veniva squalificata per ben due ragioni diverse: Leclerc sottopeso ed Hamilton per eccessivo consumo del fondo piatto. Le uniche occasioni in cui la Scuderia si è dimostrata competitiva sono state a Monaco, dove ha lottato per la vittoria con Leclerc fino alla fine portando a casa un secondo posto, e a Budapest dove dopo una clamorosa pole position e un ottimo ritmo in testa per metà gara, la vettura è crollata nelle prestazioni scivolando al quarto posto. Un calo inspiegabile ed improvviso dove tornano ad aleggiare i fantasmi della Cina, ovvero un calo dovuto ad una maggiore pressione di gonfiaggio nel secondo pit stop in modo da alzare leggermente la vettura da terra per non far consumare eccessivamente il fondo piatto che avrebbe portato ad una squalifica. C’è poi l’affaire Lewis Hamilton: il sette volte campione del mondo sta venendo regolarmente battuto e sovrastato da Charles Leclerc e il suo processo di adattamento alla nuova squadra dopo un decennio di Mercedes si sta rivelando molto più complesso del previsto. Lewis è sempre Lewis, e lo dimostra la bella rimonta dal diciottesimo al settimo posto in Belgio, la sua bella gara sul bagnato in casa a Silverstone dove ha sfiorato il podio al quarto posto e la vittoria nella sprint race in Cina, anche se la sprint vale quello che vale in termini di punti, cioè poco. Il talento è quindi immutato e cristallino e si spera di vederlo sul podio con la Rossa il più presto possibile.

Poi ci sono loro, i contendenti al titolo. Oscar Piastri e Lando Norris hanno vinto con la Mclaren ben undici gare: sei con l’australiano e cinque con l’inglese. Il giovane di Melbourne fin dalla seconda gara ha mandato in crisi il più esperto Lando, il quale è incappato in vari errori di deconcentrazione, il più clamoroso in Canada dove ha tamponato il compagno danneggiando irreparabilmente la propria vettura mentre Piastri, pur tamponato, concludeva al secondo posto. Dopo quella gara ha però recuperato vincendo tre delle ultime quattro gare riavvicinandosi molto in classifica dove ora sconta un divario di soli nove punti. La lotta su chi sarà campione del mondo è quindi ancora tutta da scrivere e da raccontare mentre per il campionato costruttori la Mclaren sembra avviata al suo decimo alloro mondiale con agio e scioltezza.

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