Un oro europeo, la vittoria della Volleyball Nations League e il recente bronzo mondiale: questi i risultati ottenuti nelle ultime due stagioni dalla nazionale femminile di pallavolo guidata da Davide Mazzanti. Risultati che molti non avrebbero mai creduto tali, nonostante il grande potenziale della nostra nazionale, da anni ai vertici delle più importanti competizioni internazionali.
Il percorso mondiale
La formula del Mondiale prevedeva che i quattro gironi organizzati si svolgessero fra Paesi Bassi e Polonia: nella prima fase, giocata all’italiana, le squadre classificatesi nelle prime 4 posizioni si sono qualificate alla seconda fase. Nella pool dell’Italia erano presenti le nazionali di Belgio, Camerun, Kenya, Paesi Bassi, Porto Rico: la nostra nazionale è passata vincendo tutti i match.
Nella seconda fase invece, in base ai punti guadagnati per ogni risultato raggiunto, le squadre sono state organizzate in due diversi gironi e l’Italia ha dovuto scontrarsi sul campo con Argentina, Brasile che per la prima volta nella competizione iridata ha inflitto alla nostra nazionale la prima sconfitta, Belgio, Cina, Giappone, Paesi Bassi e Porto Rico.
La nazionale azzurra, passando ancora una volta come prima del girone, ha poi disputato la fase finale contro squadre già incontrate durante la competizione. La prima gara secca è stata giocata contro la Cina, match vinto con il risultato di 3-1 che ha fatto guadagnare a Sylla e compagne l’accesso in semifinale. È arrivato poi il turno del Brasile, squadra che in diverse competizioni passate ha precluso la medaglia più pregiata alla nostra nazionale, cosa che ha fatto anche questa volta andando a vincere per 1-3 in una partita senza esclusione di colpi e senza difficoltà per le brasiliane.
Il terzo posto
Per il volley azzurro femminile quello conquistato contro gli Stati Uniti con il risultato di 3 set a 0 è stato il primo bronzo mondiale. Infatti nel palmarès azzurro erano già presenti l’oro di Berlino 2002 e l’argento di Yokohama 2018. Una partita a senso unico che ha visto nel terzo e ultimo set alcuni passaggi più combattuti tanto da portare ai vantaggi (27-25).
Polemiche
Come è successo anche durante altre competizioni non sono mancate le polemiche rivolte alla squadra, all’allenatore della nazionale Davide Mazzanti e in particolare a Paola Egonu, considerata la punta di diamante della nazionale azzurra. Ha fatto molto discutere lo sfogo registrato con un telefonino della giocatrice al suo procuratore nel quale diceva “Non puoi capire, non puoi capire, mi chiedono anche perché sono italiana. Questa è l’ultima partita con la Nazionale, sono stufa”. Hanno poi fatto seguito altre sue dichiarazioni ai giornalisti “Sono fiera della squadra, del gruppo e di me stessa. Perché oggi è stato difficile scendere in campo […] Mi fa ridere pensare a persone che mi hanno chiesto perché sono italiana, mi chiedo perché son la maglia della Nazionale debba rappresentare persone del genere che mi scrivono queste cose. Io ci metto l’anima e il cuore, non manco mai di rispetto a nessuno e fa male”. Si è parlato inoltre nuovamente di un gruppo in disaccordo con il proprio commissario tecnico, che si sarebbe valutato un cambiamento radicale ma, al momento, ogni voce è stata ampiamente smentita.
Futuro
Ora ad attendere le giocatrici azzurre c’è l’inizio del campionato che partirà ufficialmente questo weekend. A giocarsi lo scudetto ci saranno 14 squadre per una delle competizioni considerati fra le più competitive nel panorama femminile, europeo e internazionale. Paola Egonu invece prenderà l’aereo per la Turchia dove ad aspettarla ci sarà Giovanni Guidetti, allenatore italiano del VakifBank Instanbul, club che la stessa opposta azzurra ha più volte trovato dall’altra parte della rete con la sua ex squadra, l’Imoco Conegliano, in Champions League e nel Mondiale per Club.