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Gp Abu Dhabi: Max Verstappen è Campione del Mondo all’ultimo giro dell’ultimo gran premio.

Gp Abu Dhabi 2021

Foto tratta da khaleejtimes.com

Un finale di stagione che più esaltante non poteva essere. Dopo le ruotate, i contatti, gli incidenti, i sorpassi che hanno contraddistinto la stagione 2021, il mondiale si è giocato all’ultimo giro dell’ultimo gran premio. Max Verstappen spezza il dominio di Lewis Hamilton negli ultimi quattro anni, privandogli così l’ottavo titolo mondiale che l’avrebbe portato a superare Michael Schumacher. L’ultimo ad esserci riuscito fu Nico Rosberg nel 2016, anche se il dominio Mercedes dura ormai dal 2014 e prosegue tutt’ora con la vittoria della squadra anglo tedesca nel Mondiale Costruttori. La Red Bull-Honda non ha centrato il bottino pieno e ha portato a casa solo il Mondiale Piloti ma per la squadra anglo austriaca a e soprattutto per il motorista giapponese, la vittoria di oggi è comunque un ottimo risultato. La Honda non vinceva un campionato dal 1991 con la Mclaren di Ayrton Senna ed è tornata a vincere nel suo ultimo anno in Formula 1, dato che per la prossima stagione aveva già annunciato il ritiro dalle corse, anche se continuerà a fornire i propri motori ala Red Bull ma senza il nome Honda.

Nelle qualifiche di ieri era stato sempre Verstappen a conquistare la pole position davanti al rivale, seguito dalla Mclaren di Norris e dall’altra Red Bull di Perez. La Mercedes è stata superiore per tutto il weekend e Max ci ha messo molto del suo, sia in qualifica che in gara, per portare a casa il successo. La gara parte con una brutta partenza dell’olandese che si fa fregare da Hamilton mentre Norris finisce largo e dietro ai due contendenti si piazzano Perez e Sainz. Ma Verstappen non ci sta: in fondo al rettilineo al primo giro tira la staccata all’inglese, va dentro, non lo tocca e lo costringe ad allargare. Hamilton taglia la chicane e torna davanti, dovrebbe restituire la posizione ma la direzione gara inspiegabilmente non mette sotto inchiesta l’episodio. Alla Red Bull sono furiosi e protestano con il direttore di gara. La Mercedes continua a guidare la corsa aumentando il distacco dal rivale. Entrambi i duellanti si fermano poi per il pit stop e qui la Red Bull decide di sfruttare Perez, che non si è ancora fermato ed è in testa, per rallentare Hamilton. Il messicano ha le gomme alla frutta e in pochi giri viene raggiunto dal sette volte campione del mondo che gli divora la scia, lo passa ma Sergio restituisce il sorpasso. L’inglese ci riprova, di nuovo sembra passare ma Perez si riprende la posizione. Tutto ciò aiuta Verstappen a colmare il distacco che dagli otto secondi si riduce a due e la strategia Red Bull paga. La Mercedes però ne ha di più e in pochi giri ristabilisce il margine. A quel punto la Red Bull cambia di nuovo strategia e passa da una a due soste per avere gomme più fresche. Il rivale va avanti con una sosta sola e quando l’olandese rientra in pista ha poco meno di venti secondi dal leader che punta a raggiungere guadagnando otto decimi al giro. Max ce la mette tutta e si porta in pochi giri a undici secondi ma Lewis risponde nei tempi sul giro, il guadagno del pilota Red Bull continua ma diminuisce in decimi. Mancano cinque giri alla fine e undici secondi quando arriva il colpo di scena finale di una stagione entusiasmante: la Williams di Latifi si tocca con la Haas di Schumacher e successivamente il canadese va a picchiare contro il guard rail. La safety car è una scelta obbligata e allo stesso tempo una manna dal cielo per l’olandese che si vede il suo distacco annullato. Per Hamilton è invece una sciagura poiché il suo vantaggio scompare di colpo e il rivale dispone di gomme più fresche. In quel momento alla Red Bull approfittano della safety car per montare gomme morbide senza perdere posizioni ai box. Hamilton continua e non si ferma, ci sono preoccupazioni circa il fatto che per rimuovere la vettura gli ultimi giri potrebbero non essere sufficienti e la gara potrebbe finire in regime di safety. Le discussioni in direzione gara si fanno frenetiche mentre Perez è costretto al ritiro per la rottura del motore Honda e al terzo posto sale la Ferrari di Sainz. Alla fine, il direttore di gara decide: la safety car rientra alla fine del penultimo giro. Resta un solo giro per decidere il mondiale, la vettura di sicurezza si fa da parte, i doppiati si sdoppiano, Hamilton scalda le gomme e fa l’elastico prima di ripartire, quasi si ferma, quasi si fa superare da Verstappen per metterlo in difficoltà. Sono tutti attaccati. Hamilton dà lo strappo e la gara riprende, un solo giro decide il mondiale, Verstappen attacca all’interno e si prende la testa della corsa al nuovo tornante prima del rettilineo. Hamilton tenta di prendere la scia, curva successiva con Max leggermente lungo, di nuovo rettilineo, Lewis riprende la scia, affianca la Red Bull all’esterno, arrivano appaiati alla nuova curva 9, quasi si toccano ma la traiettoria è a vantaggio di Verstappen che resiste e allunga per gli ultimi metri, le ultime curve e il traguardo che l’olandese taglia per primo vincendo il suo primo titolo mondiale di Formula 1. Max Verstappen, a 23 anni e due mesi, è Campione del Mondo. Il record di Michael Schumacher domina ancora.

Ordine d’arrivo:

  1. Verstappen (Red Bull-Honda)
  2. Hamilton (Mercedes)
  3. Sainz (Ferrari)
  4. Tsunoda (AlphaTauri-Honda)
  5. Gasly (AlphaTauri-Honda)
  6. Bottas (Mercedes)
  7. Norris (Mclaren-Mercedes)
  8. Alonso (Alpine Renault)
  9. Ocon (Alpine Renault)
  10.  Leclerc (Ferrari)
  11.  Vettel (Aston Martin)
  12.  Ricciardo (Mclaren-Mercedes)
  13.  Stroll (Aston Martin)
  14.  Schumacher (Haas)
  15.  Perez (Red Bull-Honda) ritirato, motore
  16.  Latifi (Williams) ritirato, incidente
  17.  Giovinazzi (Alfa Romeo) ritirato, cambio
  18.  Russell (Williams) ritirato, cambio
  19.  Raikkonen (Alfa Romeo) ritirato, freni
  20. Nikita Mazepin (Haas) non prende parte alla gara per essere risultato positivo al Covid-19.
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