Dal 2 ottobre al 2 novembre 2025, a Palazzo Merulana presenta la mostra Ultrafisica di Mauro Reggio. A cura di Valeria Rufini Ferranti, con l’organizzazione di Medina Art Gallery e la sponsorship di Marziali Caffè. Si terrà dal 2 ottobre al 2 novembre 2025: da mercoledì a venerdì, 12.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00). Sabato e domenica: 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
Breve biografia dell’artista
Importante protagonista della scena contemporanea, in questi ultimi anni Reggio ha seguito un trend continuo di crescita, portandolo a consolidare il suo contributo di ricerca e la sua ricca produzione nel settore. classe 1971, romano, Mauro Reggio ha all’attivo mostre personali e collettive in gallerie, musei e spazi pubblici in Italia e all’estero. Nel 2011 e nel 2015 partecipa alla Biennale di Venezia. E’protagonista di numerosi premi tra i quali ricordiamo il Premio “Eccellenti Pittori” nel 2021 ed il “Premio Cairo” nel 2001. Le sue opere fanno parte delle più prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed internazionali.
La metafisica secondo Mauro Reggio
Le opere metafisiche di Mauro Reggio si concentrano su paesaggi urbani noti che riesce a trasfigurare e che rievocano le atmosfere del fotorealismo americano, attraverso l’impiego di elementi pop come la scelta dei colori distopici. Pittura, scultura e architettura, le tre forme d’arte canoniche, sono intimamente connesse nell’estetica del pittore: in particolare, la prima e l’ultima sono evidentemente complementari, ben oltre le apparenze, a cavallo tra archeologia classica e post-razionalismo.
“Cosa c’è dietro il silenzio assordante di piazze e tangenziali. Svuotate sì, ma analogamente alle iconiche Piazze D’Italia di De Chirico degli anni ‘10 mai vuote?”. Si interroga la curatrice Rufini Ferranti che riconosce, nella poetica dell’artista. Echi di un immaginario storico: dal grande architetto Sant’Elia, alle influenze del De Stijl. Le grosse campiture di colori a contrasto sulle facciate delle costruzioni. Approdando a Le Corbusier con il suo Modulor e a un’architettura tutta a misura d’uomo.
Il commento di Palma Costabile
“Ciascuna inquadratura è il fotogramma a volte distopico ma non sempre straniante di una pellicola in cui il regista-pittore sceglie sapientemente angolazioni e prospettive, conscio di possedere una certa capacità visionaria se non addirittura futuristica. […] Nelle tele di Reggio si respira un’avanguardia purissima, che non è ribellione concettuale né ricerca spasmodica di novità, bensì è avanguardia di accostamenti, di orizzonti, di forme”, prosegue Rufini Ferranti.
La direttrice artistica di Medina Art Gallery, Palma Costabile, sottolinea: “La grande tradizione italiana del XX secolo, è innovata sulla base delle più recenti riflessioni contemporanee e tecnologiche. Un dialogo attualizzato con le opere della Scuola Romana e del Novecento italiano che costituiscono la Collezione Cerasi a Palazzo Merulana.”