Essere Napoleone di Carlo Micciché pubblicato da Edizioni Ares è un saggio che offre una prospettiva innovativa e approfondita sulla figura di Napoleone Bonaparte, esplorando non solo la sua vita e le sue gesta, ma anche il vasto universo culturale che lo circonda. Attraverso una ricognizione spigliata, Micciché traccia un percorso che attraversa quasi mille film e una miriade di opere letterarie, dal grande schermo ai romanzi, passando poi ai videogiochi, per rievocare il mito seducente e complesso dell’Empereur.
Fin dalle prime pagine, Micciché cattura l’attenzione del lettore con un’approfondita analisi delle rappresentazioni di Napoleone nella letteratura. L’autore cita opere fondamentali come Guerra e Pace di Lev Tolstoj, dove Napoleone non è solo un condottiero, ma diventa simbolo di conflitti più ampi, un personaggio che incarna le tensioni del suo tempo. Anche Stendhal, con il suo romanzo La Certosa di Parma e Balzac, con Il colonnello Chabert, offrono visioni che riflettono la complessità del personaggio, mostrando come Napoleone sia stato percepito dalle menti più brillanti della letteratura francese.
Micciché non si limita a un’analisi letteraria: il saggio si snoda attraverso un viaggio sorprendente che tocca diversi media. L’autore esplora il cinema, partendo dal Cinema Muto fino ai kolossal come Napoleon di Abel Gance, che ha cercato di catturare l’essenza di Napoleone in un’opera monumentale. Altri film, come Waterloo di Sergei Bondarchuk, I vestiti nuovi dell’imperatore di Alan Taylor, Monsieur N. di Antoine de Caunes e N- Io e Napoleone di Paolo Virzì dimostrano come il personaggio continui a ispirare e affascinare generazioni di cineasti.
Anche il piccolo schermo ha fatto la sua parte nel raccontare la vita di Napoleone: serie TV come la monumentale opera da 40 milioni di euro Napoléon di Yves Simoneau del 2002 mettono in scena non solo le sue campagne militari, ma anche le dinamiche personali che ne hanno influenzato le scelte. Micciché discute come queste rappresentazioni cinematografiche e televisive contribuiscano a perpetuare un mito che è tanto seducente quanto imprendibile, offrendo visioni contrastanti che riflettono le ansie e le aspirazioni delle epoche in cui sono state create.
Un aspetto particolarmente interessante del saggio è l’analisi del mondo dei videogiochi che hanno recentemente iniziato a esplorare la figura di Napoleone in modi nuovi e creativi. Micciché sottolinea come queste forme d’arte moderna permettano un’interazione diversa con la storia, invitando il pubblico a riflettere su Napoleone non solo come figura storica, ma anche come simbolo di ambizione, potere e conflitto.
Micciché riesce a mantenere un tono coinvolgente e accessibile, alternando momenti di approfondimento critico a riflessioni più personali. La sua scrittura è ricca di riferimenti e citazioni, che non solo arricchiscono il testo, ma offrono al lettore una mappa per esplorare ulteriormente l’universo di Napoleone.
Essere Napoleone è un viaggio attraverso la cultura e l’immaginario collettivo che invita a riflettere su come la figura di Napoleone continui a ispirare narrazioni in diverse forme artistiche. Con un approccio innovativo e multidimensionale, Micciché offre al lettore la possibilità di scoprire Napoleone non solo come un uomo di storia, ma come un’icona culturale la cui influenza si estende ben oltre i confini del passato. Questo saggio è una lettura imprescindibile per chiunque desideri comprendere non solo l’uomo, ma anche il mito che continua a vivere nei nostri giorni.